Monitorare i traumi di bambini e ragazzi coinvolti nei cataclismi per migliorare gli interventi di supporto psicologico: è l'obiettivo di Ambiente terra. Ambiente bambino, il progetto promosso dalla Protezione civile, dalla Clinica di neuropsichiatria infantile dell'Università dell'Aquila e dall'associazione culturale 'Via Caecilia'.
Partito a giugno, Ambiente terra. Ambiente bambino coinvolge neuropsichiatri, psicologi, terapisti, maestri, formatori ed esperti della Protezione civile. «I bambini sotto osservazione sono circa tremila – dice il direttore della clinica di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, Enzo Sechi - la fascia d'età va da dagli otto anni fino all'adolescenza. Alcuni presentano disturbi post-traumatici da stress, e cioè ansia, depressione, problemi per l'apprendimento scolastico e disturbi relativi alla memoria». «Quando c’è una catastrofe come quella del terremoto tutte le persone sono travolte da un trauma psicologico – spiega ancora Sechi - con il passare del tempo, molte riescono ad andare avanti, ma in alcuni casi questi disagi psicologici rischiano di cronicizzarsi e trasformarsi in disturbi psichiatrici: una situazione estremamente delicata soprattutto quando coinvolge i bambini in età evolutiva».
Il progetto durerà due anni e si articolerà in tre fasi: la prima - di screening - è stata avviata il 29 giugno con l'attivazione di centri d'ascolto psicologico nelle principali aree d'accoglienza e negli alberghi sulla costa, l'apertura di un centro ludico socializzante per bambini e ragazzi nell'area di San Sisto-Com1 (aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13) e di un ambulatorio medico presso la clinica di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza nell'ospedale San Salvatore. «In questi giorni abbiamo ultimato un’analisi di un gruppo di bambini negli alberghi e nei residence sulla costa e abbiamo trovato una situazione complessivamente buona – dice Sechi - Ora ci concentreremo sulle tendopoli».
La seconda fase è focalizzata sulla fascia d'età 8-13 anni e prevede laboratori formativi nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, allestimento di spazi espositivi, workshop internazionali, conferenze e pubblicazioni. Nella terza e ultima fase verranno elaborati i dati raccolti e diffusi anche con conferenze tra la popolazione. Inoltre verranno realizzati percorsi didattici dedicati.
Ambiente terra. Ambiente bambino ha due obiettivi: studiare i processi di adattamento agli eventi critici nei minori che hanno vissuto il sisma, allo scopo di costruire uno strumento adatto alla prevenzione, alla cura ed al monitoraggio del disturbo post traumatico da stress; prevenire il disagio infantile ed adolescenziale, incrementare la cultura della protezione civile, aumentare nei minori e nella popolazione la conoscenza delle caratteristiche ambientali e demoetnoantropologiche del territorio oggetto di valutazione.
Conclude Sechi: «Vogliamo capire questi bambini, chi sono, cosa dobbiamo fare per aiutarli, quali sono gli strumenti e le modalità di intervento che dobbiamo attuare». L'esperienza del progetto servirà «ai bambini abruzzesi, ma permetterà di elaborare protocolli di intervento utilizzabili in vista di prossime emergenze, in Italia e all’estero». (mf)