Rapporto sul monitoraggio del Piano nidi al 31 dicembre 2009

Il rapporto di monitoraggio sui processi di sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia aggiornato al 31 dicembre 2009 riporta le informazioni principali sull’attuazione del secondo semestre del terzo anno di attività del piano straordinario e offre un’immagine dettagliata dei processi in atto. I dati confermano il divario tra regioni del centro-nord e regioni del sud: le Regioni con i più elevati tassi di accoglienza si confermano l’Emilia-Romagna, unica Regione a superare la quota di 30 posti per 100 bambini (30,9), l’Umbria (29,6), la Toscana (28,3) e la Valle d’Aosta (25,9). In linea generale, il monitoraggio fotografa l'avanzamento dei servizi offerti verso gli standard europei fissati a Barcellona nel 2002. Il rapporto si articola in quattro aree tematiche:

  • analisi e commento dei dati di monitoraggio derivati dalle schede delle Regioni e Province autonome
  • monografie regionali
  • quadro d'insieme sul Piano
  • appendice con quadro normativo nazionale e regionale e altre informazioni.

Le attività di monitoraggio del piano hanno messo in evidenza il carattere variegato e non coordinato dei dati disponibili per rappresentare lo stato di diffusione dei servizi sul territorio e, parallelamente, la misura dell’impatto delle attività collegate alla realizzazione del piano stesso. Inoltre, i dati disponibili non hanno permesso di avere un quadro esaustivo, a causa della parzialità delle risposte di alcune Regioni. Tuttavia appare il chiaro aumento del tasso di ricettività in quasi tutte le Regioni e Province autonome, imputabile a due fattori principali: il primo di tipo informativo, quale l’inclusione proprio dei posti dei servizi a titolarità privata nei dati di monitoraggio, che costituiscono una quota rilevante soprattutto nelle Regioni settentrionali , il secondo all’attuazione del Piano straordinario a partire dal 2007.

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