L'obbligo di mantenimento del minorenne. Quali conseguenze penali derivano dal suo inadempimento?

L'obbligo di mantenimento in favore dei figli trova un proprio fondamento nella Costituzione (art. 30) e nel codice civile. In particolare, la legge (art. 315 bis, comma 1, cc) stabilisce che il figlio ha diritto di essere: mantenuto, educato, istruito, assistito moralmente.

Tale obbligo sussiste per il solo fatto di averli generati e prescinde dalla tipologia di rapporto intercorrente tra la coppia; infatti, sussiste in caso di figli nati sia da matrimonio che da  convivenza e permane in caso di separazione, divorzio o cessazione della convivenza.

Con la sentenza del 18 aprile 2023, n. 16465, la IV Sezione penale della Corte di Cassazione torna ad occuparsi degli aspetti penalistici relativi alla violazione dell’obbligo di mantenimento del minorenne fornendo indicazioni in grado di guidare l’interprete non solo in una valutazione di carattere “sostanziale”  dei fatti volta a stabilire se si sia concretizzata o meno la fattispecie prevista dall’art.  570 cp , ma anche – ed è questo un punto fondamentale a livello pratico – quali siano nel processo gli oneri della prova che gravano rispettivamente sull'accusa (e – se costituita – sulla parte civile) e sulla difesa.

In allegato un approfondimento giurisprudenziale sul tema dell'obbligo di mantenimento del minorenne.