Napoleon Dynamite

20/07/2009 Tipo di risorsa Schede film Temi Adolescenza Sviluppo psicologico Titoli Rassegne filmografiche

di Jared Hess

(USA, 2004)

Sinossi

A Preston, una piccola cittadina dall’Idaho, vive Napoleon Dynamite, ragazzo introverso e timido e con poche amicizie. Napoleon vive con la nonna, appassionata di sport estremi e il fratello Kip, che ha 32 anni e passa la giornata chattando su internet alla ricerca di ragazze. La vita di Napoleon scorre monotona tra le lezioni a scuola, i piccoli litigi con il fratello e il tempo rallentato della vita di provincia. Ma due eventi modificano il rimo costante dell’esistenza del ragazzo. La nonna, durante una gara di velocità sulle dune del deserto ha un incidente e lo zio Rico arriva a casa dei due fratelli per prendersi cura di loro finché la donna non guarirà. Inoltre, un giorno arriva un nuovo compagno di scuola di origine messicana, Pedro, che diventa amico di Napoleon. I due si confidano sogni e desideri, ed entrano in confidenza con Deb, una ragazza della scuola, vicina di casa di Napoleon e che sembra provare un certo interesse per lui. Si avvicina l’evento più importante dell’anno, il ballo scolastico e, sia Pedro che Napoleon non sanno chi invitare, provano a portare al ballo Summer e Trisha, le due ragazze più belle della scuola, ma senza successo: Summer rifiuta Pedro, mentre Trisha accetta l’invito di Napoleon (spinta dalla madre che prova pena per il ragazzo), ma, arrivati al ballo, Trisha incontra i suoi amici e abbandona Napoleon. Gelosa, Deb va al ballo con Pedro, ma alla fine finisce per rivelare la sua attrazione per Napoleon. Nel frattempo, lo zio Rico, che vive nel rimpianto di non essere diventato un giocatore di baseball professionista, decide, insieme a Kip, di mettere su un’attività di vendita porta a porta, che però, presto fallisce. Kip decide di conoscere di persona Shondella, la ragazza con cui ha una relazione puramente virtuale e l’invita a Preston, scoprendo che si tratta di una ragazza di colore altissima e molto spigliata. Nel frattempo, a scuola, è tempo di elezioni tra gli studenti, Summer si candida, ma di fronte alla vacuità delle proposte elettorali, Pedro decide anch’egli di candidarsi e Napoleon lo appoggia, organizzando la sua campagna elettorale, decisamente originale. L’apporto di Napoleon sarà fondamentale per la vittoria di Pedro, visto il successo del suo numero di ballo durante la presentazione del programma agli studenti. Alla fine, tutti i protagonisti assisteranno al matrimonio di Kip e Shondella mentre Napoleon arriverà al matrimonio in groppa ad un cavallo che sarà il suo regalo di nozze.

PRESENTAZIONE CRITICA

INTRODUZIONE AL FILM

La provincia surreale

Sin dai titoli di testa – direttamente scritti su dei piatti di orrido gusto pieni di salse e cibi iperproteici – Jared Hess dichiara le proprie intenzioni: Napoleon Dynamite è un film che lavora su un piano totalmente antinaturalistico. Ogni elemento del film, dalla scenografia alla fotografia, dalla durata dell’inquadratura alla scelta de personaggi, dalla recitazione ai dialoghi, tutto viene sottoposto dal regista ad una sorta di metamorfosi, di trasformazione tesa a sospendere ogni elemento realistico nel film. Napoleon (così come Pedro, Deb, Kip) è un corpo immobile, lo sguardo perso nel vuoto, che parla con frasi improvvise, veloci, alternate a lunghi silenzi. I rapporti con gli altri personaggi del film sono perciò rapporti statici, spesso a distanza (tranne quando Napoleon viene picchiato dai compagni di scuola più grandi), accentuati dall’uso esplicito ed ostentato del campo/controcampo, che di solito termina in un totale che comprende i due personaggi inquadrati nella loro immobilità, uno di fronte all’altro. In questo senso, Napoleon Dynamite è una commedia la cui chiave comica sta nella sospensione del movimento e del gesto, secondo una tradizione che vanta importanti autori, da Buster Keaton a Jacques Tati fino a Jerry Lewis. È una tradizione rappresentativa ben presente al regista che ne utilizza alcune forme, ad esempio lo slow burn, una delle tecniche comiche più utilizzate da Stan Laurel e Oliver Hardy, così come da Jerry Lewis, basata sulla reazione tardiva di un personaggio all’offesa (verbale o fisica) lanciata da un secondo personaggio. In Napoleon Dynamite, comunque, la tradizione della comicità surreale è riletta e attualizzata alla luce degli elementi tipici (soprattutto dal punto di vista narrativo) del cinema indipendente americano degli ultimi vent’anni (di cui il Sundance Film Festival è stato uno dei trampolini di lancio più importanti). Dal punto di vista della struttura narrativa, ad esempio, la vicenda si compone di quadri, sequenze dotate di una propria autonomia, quasi fossero le strip di un fumetto. Gli elementi reali (scenari naturali, nessun effetto speciale) sono utilizzati infatti dall’autore in chiave surreale, al fine di dipingere un mondo fuori di sé, il cui equilibrio precario è però anche il segno di una propria armonia. I protagonisti del film, nella loro ostentata immobilità facciale, nella loro esplicita mancanza di movimento, si contrappongono ai “normali” studenti della scuola (Trisha, Don e Summer) che, alla fine, finiscono per essere sconfitti, nella loro rincorsa verso il successo (le elezioni scolastiche), dalle doti nascoste, non visibili, di un corpo apparentemente “fuori gioco”, sgraziato e incapace di muoversi nello spazio, come quello di Napoleon. Hess non spinge comunque sul pedale della rappresentazione visiva: il tono surreale è lieve e complementare al ritmo sospeso della commedia e il film non vuole uscire dalla struttura narrativa fiabesca che in fondo lo sorregge e che viene dichiarata (in chiave naturalmente ironica) nel finale, con l’arrivo di Napoleon al matrimonio del fratello in sella ad un cavallo bianco.

IL RUOLO DEL MINORE E LA SUA RAPPRESENTAZIONE

Le abilità nascoste

Le modalità con cui Napoleon interagisce con il mondo fanno pensare che il ragazzo sia affetto da una leggera forma di autismo, soprattutto per la costante postura del corpo – il personaggio è sempre con la testa leggermente inclinata e lo sguardo mai puntato verso l’interlocutore – e per l’improvviso sfoggio di abilità nascoste e che lasciano tutti stupefatti (l’esibizione durante la campagna elettorale che mostra le doti di ballerino di Napoleon). In realtà, Napoleon, come Pedro, Kip e Deb, è caratterizzato da una modalità recitativa e da una postura del corpo ben precisa e sempre identica per una precisa scelta registica, vale a dire per sottolineare la rappresentazione non naturalistica che caratterizza sia la narrazione che i personaggi. I personaggi principali hanno una caratterizzazione sopra le righe, quasi fossero i personaggi di un film di animazione. Piuttosto, ciò che emerge con forza è la volontà di mostrare un’umanità che trae la propria forza dalla propria diversità, dalla propria particolarità, ma mai in senso individualistico. Il movimento del film è infatti caratterizzato dalla formazione di unioni ed alleanze, alcune vincenti e positive (perché basate su sentimenti di amicizia e affetto), altre destinate all’insuccesso (perché puramente utilitaristiche). Positivo e vincente è il rapporto (assolutamente non utilitaristico) tra Pedro e Napoleon, grazie al quale Pedro, immigrato messicano “esterno” alle dinamiche della scuola di provincia americana, vince la campagna elettorale della scuola; positivo è anche il rapporto di sincero affetto tra Deb e Napoleon, rapporto che passa attraverso lunghe fasi di incomprensione e di allontanamenti, fino al finale, dove i due scoprono il legame che li unisce. Positivo, infine, il rapporto tra Kip e Shondella, grazie al quale i due (profondamente diversi l’uno dall’altra) riescono a formare un coppia indissolubile e felice. Ciò che è destinato a non portare da nessuna parte è l’atteggiamento dello zio Rico, perennemente proiettato al passato (compra anche via internet un modello portatile di macchina del tempo...), pieno di rimpianti e incapace di vivere al presente. Ogni suo tentativo (ad esempio diventare ricco con la vendita porta a porta) è destinato a fallire. Jared Hess lavora dunque, per mezzo del suo stile surreale e lieve, ad un apologo divertito sulla diversità: ogni ragazzo nel film è in fondo diverso, particolare, caratterizzato da una vena di follia, ma è proprio a partire dalla propria unicità che Napoleon riesce a trovare la propria strada, accettando se stesso e mettendosi così in rapporto con gli altri. Daniele Dottorini  

E' possibile ricercare i film attraverso il Catalogo, digitando il titolo del film nel campo di ricerca. Le schede catalografiche, oltre alla presentazione critica collegata con link multimediale, contengono il cast&credits e una sinossi. Tutti i film in catalogo possono essere richiesti in prestito alla Biblioteca Innocenti Library - Alfredo Carlo Moro (nel rispetto della normativa vigente).