Linee guida attività ludico-ricreative 0-17

frontespizio delle Linee guida attività ludico-ricreative 0-17

Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020 ha aggiornato le Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19.

Il documento, che costituisce l'Allegato 8 del su citato DPCM, è stato redatto grazie al lavoro congiunto del Dipartimento per le politiche della famigliacon l’Associazione nazionale comuni italiani, l’Unione delle Province d’Italia, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, la Società italiana di pediatria, d’intesa con i Ministeri dell’istruzione, della salute, del lavoro e delle politiche sociali, delle politiche giovanili e dello sport, ed è integrato dalle raccomandazioni del Comitato tecnico-scientifico del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri.

L’obiettivo delle linee guida è quello di individuare, nell’attuale fase 2 dell’emergenza Coronavirus, orientamenti e proposte per realizzare opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini e adolescenti.

Il punto di maggiore attenzione riguarda infatti la definizione delle procedure per attuare le condizioni che consentano di offrire opportunità di esercizio del diritto alla socialità e al gioco in condizioni di sicurezza, o almeno nel maggior grado di sicurezza possibile, date le circostanze. 

Le linee guida trattano due distinte tipologie di interesse, che proseguono nella realizzazione anche nella fase 2, a seguito della riapertura dei servizi educativi e delle scuole a partire dal mese di settembre 2020:

  1. la regolamentazione delle aperture di parchi, giardini pubblici e aree gioco per la frequentazione da parte dei bambini, anche di età inferiore ai 3 anni, e degli adolescenti;
  2. la realizzazione di attività ludico-ricreative, di educazione non formale e attività sperimentali di educazione all'apertooutdoor education.

La finalità perseguita  di preservare le condizioni per l'esercizio da parte dei bambini del diritto alla socialità e al gioco, anche oltre i confini della dimensione domestica e familiare, si intreccia fortemente con le problematiche inerenti alla conciliazione delle dimensioni di cura e lavoro da parte di chi esercita la responsabilità genitoriale, specialmente a seguito della ripresa delle attività lavorative in presenza.