L’esperienza precoce ed estesa di asili nido: fattori di facilitazione per lo sviluppo e aspetti di rischio

La rassegna prende in esame le principali ricerche internazionali, con riferimento anche ad alcuni dati italiani, che si sono occupate degli effetti dell’esperienza precoce (iniziata nel primo anno di vita) ed estesa dell’asilo nido sullo sviluppo affettivo, sociale, cognitivo e linguistico dei bambini.

Alcuni studi recenti longitudinali condotti negli USA in modo ampio e sistematico hanno trovato che la sicurezza dell’attaccamento alla figura materna non risente dell’esperienza precoce ed estesa di accudimento non materno, se la qualità del child care risulta adeguata. Il problema dell’insicurezza dell’attaccamento sembra piuttosto dipendere da una molteplicità di fattori individuali, familiari (in particolare la sensibilità materna, il suo temperamento, il suo buon funzionamento psicologico) e sociali che interagiscono con l’esperienza di accudimento non materno.

I risultati di ricerche estese e longitudinali condotte negli USA suggeriscono che esiste il rischio che le troppe ore trascorse con i pari fin dalla prima infanzia possano favorire l’aumento di comportamenti di tipo aggressivo e conflittuale nei confronti di altri bambini ed una maggiore propensione a non seguire le richieste dell’adulto. In alcuni lavori italiani, i bambini con esperienza precoce estesa di nido (di buona qualità), osservati e valutati dagli insegnanti di scuola dell’infanzia manifestavano più degli altri i comportamenti citati in precedenza, ma venivano anche valutati più socievoli nei confronti di adulti e compagni nuovi e maggiormente ricercati come compagni di gioco. Diversi studi longitudinali suggeriscono che è il cumularsi di un’eccessiva esperienza di vita di gruppo durante la prima e la seconda infanzia che può incidere più frequentemente sui problemi di comportamento sociale, nella direzione sopra indicata, che si manifestano ancora nei primi anni della scuola elementare.

Riguardo agli effetti dell’esperienza precoce di asilo nido sullo sviluppo linguistico e cognitivo,ricerche estese, longitudinali e sistematiche, condotte sia in Svezia che negli USA, mostrano che se il nido è di buona qualità, i bambini che lo frequentano fin dal secondo anno di vita non manifestano svantaggi rispetto a quelli accuditi in casa, e spesso risultano più competenti; prevedibilmente i bambini che provengono da situazioni socioeconomiche meno favorevoli possono essere più avvantaggiati da questa esperienza. Entrambe le ricerche trovano che tali effetti positivi sullo sviluppo cognitivo si manifestano successivamente agli anni prescolastici.

Complessivamente emerge che i possibili effetti dell’esperienza di asilo nido possono essere studiati e compresi solo entro una prospettiva ecologica che tenga conto delle strette interconnessioni fra caratteristiche individuali biologiche, esperienze di nido ed esperienza in famiglia e fra i diversi livelli del sistema ecologico (come le esperienze lavorative dei genitori, le condizione economiche, le modificazioni storico-culturali riguardanti, ad esempio, il ruolo della donna o le politiche sociali).

Aspetto essenziale di tutto il problema è quello di sviluppare strumenti teorici ed empirici per approfondire le diverse dimensioni della qualità del contesto educativo extrafamigliare nella prima infanzia e di favorirne la realizzazione con particolare attenzione al contesto relazionale. E’ inoltre importante mantenere un attento monitoraggio di tale qualità. Ma viene altrettanto avanzata la raccomandazione di promuovere politiche sociali che consentano alla madre di occuparsi in prima persona dei propri figli nelle primissime fasi dello sviluppo, di rilevanza centrale ai fini di traiettorie evolutive adattive.

 

Dario Varin, L’esperienza precoce ed estesa di asili nido: fattori di facilitazione per lo sviluppo e aspetti di rischio, in «Psicologia Clinica dello Sviluppo» – A. 11, 3 (dicembre 2007), p. 359-384.

 

Tutte le proposte di lettura sono pubblicate anche nella rivista  Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza