L'Albatross - Oltre la tempesta

di Ridley Scott

(USA, 1995)

Sinossi

Chuck ha ottenuto dal padre il permesso di frequentare l’ultimo anno del liceo a bordo dell’Albatross, una nave-scuola capitanata dallo skipper Sheldon con un equipaggio formato da marinai e una ciurma di giovani alunni. L’idea alla base della proposta è quella di preparare i ragazzi agli esami solcando gli oceani, formando allo stesso tempo il loro carattere in un’età delicata ed importantissima. Chuck riesce subito a fare amicizia con Gil, ragazzo timido che ha perso il fratello in un incidente su un albero, e fa la conoscenza degli altri suoi “compagni di scuola”: Dean, il gradasso che se ne frega delle regole, Beaumont, il figlio di papà viziato e scontroso e tutti gli altri, ognuno con la sua individualità, le sue paure, le sue caratteristiche. La ferrea disciplina e l’esempio del capitano Sheldon, però, riescono a creare un equipaggio compatto e preparato nei giorni che precedono la partenza per il mare aperto. Il gruppo è affiatato e comincia a veleggiare verso terre lontane; i ragazzi dividono tutto: le gioie del lavoro ben fatto, l’ansia per lo studio nel supporto reciproco, le difficoltà del mare grosso e anche l’esaltazione per la possibilità di ospitare per qualche giorno un gruppo di studentesse olandesi. In questa occasione tutti cercano di mettersi in mostra con risultati alterni. Mentre Chuck è impegnato dietro un cespuglio con una disponibile biondina, Beaumont, che ha ricevuto la visita della madre apprensiva e del padre arrogante, litiga e si ubriaca dimostrando tutto il suo malessere. Di lì a poco si farà espellere per aver colpito un delfino con una fiocina senza alcuna ragione. L’equipaggio prosegue verso il mare aperto, ma ben presto viene colpito da un’atroce tempesta e il brigantino, sormontato da un’onda anomala, si ribalta e affonda trascinando con sé Gil, Alice, la moglie del capitano, il cuoco Pascal e Dean che si è immerso per cercare di mettere in salvo la campana, simbolo della nave. Grazie alle scialuppe il resto dell’equipaggio si salva e viene riportato in patria da una fregata militare. Lì comincia il processo per ritirare la licenza al capitano Sheldon, ma l’equipaggio dei ragazzi si stringe attorno al suo simbolo e al suo eroe al grido di “dove va uno, là vanno tutti”.

Introduzione al Film

Tre film in uno Dal punto di vista dei generi cinematografici L’Albatross è di difficile catalogazione. Ci sono luoghi spesso frequentati dal cinema con modalità e stilemi coerenti che rendono immediatamente riconoscibile un film, lasciando spazio alle aspettative da parte del pubblico e alla possibilità da parte del regista di assecondarle, tradirle, eluderle, modificarle. In questo senso Ridley Scott si trova a poter maneggiare una materia piuttosto versatile e malleabile, in grado di adattarsi ad almeno tre generi. Il film comincia come un affresco giovanile ambientato negli anni ’60, in cui la macchina da presa si sofferma a raccontare la composizione dell’equipaggio in una descrizione sempre più approfondita dei ragazzi che lo compongono; ecco che il film sembra prendere la rotta dello spaccato generazionale in cui, dopo molte difficoltà e qualche aiuto dal destino, i ragazzi impareranno ad aiutarsi e rispettarsi formando, al termine del viaggio, un equipaggio perfetto e affiatato, pronto a solcare le onde della vita. Invece, prima aspettativa disattesa, nonostante litigi e rancori apparentemente insormontabili, ecco la nave pronta, dopo qualche giorno di preparazione, a veleggiare in mare aperto con il suo equipaggio già armonico e compatto. Tutto si è risolto all’insaputa, o quasi, dello spettatore. Ecco allora farsi largo il secondo film, nel secondo luogo cinematografico. Film di avventura in mare, tra piccole e grandi sfide con piccole e grandi gioie, tutto giocato sul filo della tensione e dell’armonia, anche nel momento del distacco di uno dei componenti dell’equipaggio e della formazione del carattere di tutti. Quello che potrebbe però diventare momento topico, tragico ed eroico del film, l’arrivo nel finale dell’onda anomala e l’affondamento della nave con un pesante prezzo in vite umane, non è in realtà che la fine di un altro capitolo. Il terzo film – altri luoghi, altri temi, altro cinema – si svolge all’interno di un’aula giudiziaria e assume quasi i connotati di un cortometraggio processuale. In circa dieci minuti si susseguono ribaltamenti di sorti in perfetto stile “obiezione vostro onore!”, con i ragazzi decisivi, ancora una volta, in un finale, quello vero, che sembra quasi una citazione da L’attimo fuggente. Sui titoli di coda scorre poi il quarto finale e gli infiniti altri possibili, nelle parole che spiegano al pubblico il destino di tutti i protagonisti della vicenda. Tre film percorsi dal filo rosso della crescita personale dei protagonisti. Tre film ingombranti che faticano ad inserirsi comodamente in un unico contesto. Il risultato è una scarsa coesione, passaggi narrativi spesso ellittici che tendono a smarrire la consequenzialità degli eventi, quel rapporto causa-effetto alla base della sceneggiatura cinematografica.

Il ruolo del minore e la sua rappresentazione

Dove va uno, là vanno tutti L’equipaggio del brigantino Albatross prima di diventare un gruppo compatto chiamato a lavorare di conserva per garantire una navigazione ottimale è formato da individualità. Il film si sofferma sul disegnare soprattutto il profilo psicologico di quattro ragazzi. Protagonista e voce narrante è Chuck che proviene da una famiglia non abbiente ed ha un carattere forte che lo ha portato a scegliere personalmente l’opportunità di passare l’ultimo anno di liceo a bordo di una nave. Chuck è intelligente e generoso, possiede l’altezza morale e l’autorevolezza necessarie per il comando. Non a caso, dopo il primo momento di ambientamento, è proprio Chuck quello a cui il capitano Sheldon affida più spesso il timone della nave, poiché ha intravisto in lui la solidità necessaria. Chuck, tuttavia, è anche sveglio e ci sa fare con le ragazze: dopotutto è l’unico che riesce, pur non avendo grosse esperienze precedenti, ad abbordare una delle studentesse olandesi. Il viaggio sulla nave e la tragedia che ne consegue lo faranno maturare ancora di più. Persino nel momento doloroso e tragico in cui si trova a dover salvare la vita a Gil, il suo migliore amico, non perde la lucidità che gli consente di capire che ormai il salvataggio è impossibile e non servirebbe a nulla sacrificare la propria vita. Per questo l’evento non porterà ad un perenne rimorso, ma ad una consapevolezza straordinariamente adulta del valore della vita e dell’importanza di lottare per ottenere giustizia. Chuck assume, dunque, un ruolo da protagonista anche nel momento del processo; sarà proprio il suo gesto di portare la campana del brigantino a Beaumont a dare una svolta in aula. Gil è il ragazzo apparentemente più debole dell’equipaggio. Timido e spaurito patisce l’arroganza e la prepotenza di Dean e degli altri compagni e, inizialmente, trova un appoggio solo in Chuck. Il capitano Sheldon utilizza con lui una terapia d’urto, grossolana ma efficace, e lo costringe a superare le sue vertigini anche a costo di fargli fare una sonora figuraccia di fronte a tutti. Gil in realtà è traumatizzato dalla morte del fratello precipitato da un albero dietro casa e segnato dai continui litigi dei genitori. Per questo è portato ad isolarsi e a scansare gli altri. Viene però aiutato proprio da Chuck ad uscire dal suo guscio e a mettere a disposizione degli altri le sue capacità. Durante la tempesta è proprio il grande attaccamento al ricordo del fratello ad essergli fatale; nella corsa per mettersi in salvo si attarda a recuperarne la foto e arriva al boccaporto quando ormai il passaggio è bloccato. La strenua e inutile lotta per la sopravvivenza mostrano Gil vittima della sua stessa ossessione. Dean e Beaumont sono in qualche modo due personaggi complementari. Dean è il tipico gradasso che cerca di sfogare sugli altri le proprie frustrazioni e cerca di prevalere fisicamente ben consapevole di non poter competere culturalmente. Con l’aiuto di Gil e Chuck riesce però a migliorare anche negli studi e diventa un forte punto di riferimento, mettendo la sua prestanza fisica al servizio degli altri. Il suo estremo sacrificio è decisamente eroico: Dean sente la nave come un elemento vitale per la sua crescita e la sua vita e quindi sacrifica la sua vita per poterne salvare il simbolo; probabilmente è quello che più di tutti vive e sente il motto della nave “dove va uno, là vanno tutti”, e non esita a spendere la propria vita per salvare la causa. Beaumont invece, presuntuoso e viziato figlio di papà, vede nel capitano Sheldon finalmente un modello autorevole in netta contrapposizione con l’arrogante autorità del padre. La presenza del genitore però lo condiziona e gli fa assumere posizioni contraddittorie, lo fa cedere a sfoghi di violenza gratuita che gli costano l’espulsione. Durante il processo però avviene la sua trasformazione; è proprio Beaumont a dare per primo un segno forte di coesione con il gruppo e di sostegno al capitano, suonando la campana della nave in aula in netta e definitiva opposizione al padre.

Riferimenti ad altre pellicole e spunti didatticiI

Per i temi trattati ed il linguaggio utilizzato L’Albatross è un film che si presta ad una visione per gli studenti delle scuole medie superiori. Nonostante le differenze generazionali, l’ambientazione durante gli anni Sessanta, i temi del film sono universali ed immutabili, ed ogni ragazzo può essere in grado di fare parallelismi con la propria esperienza personale. Sul tema del bisogno dell’esempio degli adulti e sullo scontro generazionale con i genitori si consiglia anche la visione di L’attimo fuggente (Peter Weir), La vita è un sogno (Richard Linklater), Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano (François Dupeyron) e Les Choristes – I ragazzi del coro (Christian Barratier). Ludovico Bonora  

E' possibile ricercare i film attraverso il Catalogo, digitando il titolo del film nel campo di ricerca. Le schede catalografiche, oltre alla presentazione critica collegata con link multimediale, contengono il cast&credits e una sinossi. Tutti i film in catalogo possono essere richiesti in prestito alla Biblioteca Innocenti Library - Alfredo Carlo Moro (nel rispetto della normativa vigente).