di Larry Clark

(USA, 1995)

Sinossi

Telly ha una passione smodata per le adolescenti, specialmente se sono sui dodici-tredici anni. Dopo averne deflorata una, convincendola del suo amore, il ragazzo si vanta delle sue imprese con Casper, l’amico con cui condivide furtarelli e assunzione di droghe. Parallelamente, Jennie, recatasi con l’amica Ruby a effettuare il test per l’Aids, scopre di essere sieropositiva. La ragazza ha avuto nella sua vita un solo rapporto sessuale completo con lo stesso Telly, l’anno prima. Sconvolta dalla notizia, Jennie cerca per la città Telly, ma il ragazzo, ignaro della malattia che ha in corpo, segue il suo istinto che lo porta ad insidiare un’altra ragazza inesperta di nome Darcy. Il ragazzo, dopo un violento pestaggio, si reca infatti furtivamente con altri ragazzi in una piscina chiusa, e qui inizia l’opera di seduzione nei confronti di Darcy. Mentre Jennie continua a cercare l’adolescente, quest’ultimo si reca a casa di un altro giovane, Steven, per partecipare ad una festa a base di sesso e droga. Venuta a sapere il luogo in cui si trova Telly, Jennie arriva a casa di Steven proprio nel momento in cui Telly è riuscito a convincere Darcy a fare l’amore con lui. Sconvolta e scorata, Jennie si addormenta su un divano. Mentre dorme, Casper approfitta del suo corpo inerme e la stupra.

Presentazione Critica

“Quando sei giovane hai come una specie di chiodo fisso….quando vai a dormire sogni le donne, quando ti svegli anche…ti sforzi di pensare ad altro, ma senza accorgertene è lì che torni…forse sarà il richiamo della natura, forse sarà la tempesta ormonale che ti assale…comunque la metti, la voglia di fare l’amore è più forte di te…forse sarò esagerato, ma non potrei vivere senza…”. Questo concetto, espresso da Telly alla fine della pellicola, potrebbe essere ritenuto il riassunto di Kids, primo lavoro come regista del fotografo di Tulsa, Oklahoma, Larry Clark. E l’esperienza professionale si vede perché Clark, fotografa, con uno stile che deve molto al documentario, desideri, passioni, errori, azzardi, stupidi vanti e incoscienti approcci di un gruppo di adolescenti che si ritrovano intorno all’espressione della loro sessualità. Inizia come un film di Andy Warhol Kids, come quel Kiss (1963) che mostrava in quadri muti di due minuti e quarantacinque secondi l’uno una vera e propria serigrafia di baci dilatati all’interno della concezione del tempo (le immagini erano girate a ventiquattro fotogrammi al secondo ma erano proiettate a sedici, come i film del periodo del muto). Telly e una biondina dodicenne si baciano con voluttà, cercando di assaporare tutto il succo della loro acerba giovinezza. La macchina da presa di Clark è immobile sui loro profili in primo piano, quasi fosse un’istantanea, una tranche de vie. Due adolescenti e la loro voglia di vita. Ma appena il quadro si apre al dialogo e quindi al racconto, si comprende la complessa e squilibrata dinamica di sesso, scorrettezza ed egoismo palesata dal film: Telly vuole a tutti i costi l’immaturo frutto della ragazzina, la quale ha paura della sua ‘prima volta’. Il ragazzo la tranquillizza teneramente, promettendole delicatezza e sentimento, ma la scena ripresa da Clark di romantico non ha proprio niente: immagini aspre, dolore da parte della ragazza, movimenti meccanici e bruschi da parte di Telly. Prologo programmatico questo di Kids: gli adolescenti newyorchesi sono interessati esclusivamente alla soddisfazione delle loro pulsioni e alla manifestazione dell’obiettivo raggiunto. I sentimenti sono artefatti, palesati per imbrogliare le coscienze innocenti; non risultano mai sinceri, ma imposti per estorcere brandelli di candore, per piegare volontà ingenue e giustamente timorose. Ciò che conta è il sesso, la brama della conquista pulsionale a dispetto di qualunque altra eventualità: Telly afferma di voler avere un rapporto sessuale con Darcy dopo essersi soffermato ad osservare due ragazzi di colore che si baciano lascivamente in metropolitana. Anche l’universo che ruota intorno ai ragazzi appare come segnato indelebilmente dal marchio della sensualità. Tutto appare permeato da un filtro libidinoso, quasi si trattasse di un’autentica ossessione: Casper, giunto a casa di Telly e vedendo la madre di quest’ultimo che allatta il figlio neonato, si sofferma sulla grandezza del seno della donna come oggetto sessuale e non sui vari significati materni che una tale scena può avere; lo stesso Telly sembra essere posseduto da un demone (così come la frase citata sopra fa chiaramente intendere) che lo obbliga a preoccuparsi esclusivamente di deflorare vergini. E la situazione non appare molto diversa sul lato femminile, dato che Clark mostra in parallelo i discorsi delle ragazze, differenziando nettamente la prospettiva, ma mantenendo inalterata la volontà a provare il pieno soddisfacimento degli impulsi. Ma siamo negli anni Novanta, in mezzo a una gioventù alla deriva, persa tra parossismi sessuali ed esplosioni di violenza gratuita (si pensi alla scena del pestaggio del ragazzo di colore in mezzo al parco, lasciato inerte e sanguinante, umiliato ulteriormente con uno sputo in faccia quando era già in terra privo di sensi): è perfettamente normale che il racconto esibisca il demone dell’AIDS, filtrato attraverso la visione egoistica del sesso, quella che impone di possedere la preda, ma non di rispettarla con le necessarie precauzioni. Quello che è assolutamente assente in quest’universo adolescenziale mostrato da Clark è, dunque, proprio la dimensione del rispetto e della correttezza, una mancanza beffarda che porta l’amico di Telly, Camper, al contagio dopo uno stupro perpetrato paradossalmente mentre la vittima dorme sotto effetto di uno stupefacente. Un paradosso ancora più enfatizzato da frasi pronunciate dolcemente, quasi si trattasse di un rapporto consenziente e non di amore rubato. Giampiero Frasca  

E' possibile ricercare i film attraverso il Catalogo, digitando il titolo del film nel campo di ricerca. Le schede catalografiche, oltre alla presentazione critica collegata con link multimediale, contengono il cast&credits e una sinossi. Tutti i film in catalogo possono essere richiesti in prestito alla Biblioteca Innocenti Library - Alfredo Carlo Moro (nel rispetto della normativa vigente).