Il bullismo omofobico

05/04/2011 Temi Bullismo e cyberbullismo

Gabriele Prati et al.

Il bullismo omofobico è prima di tutto un problema culturale molto ampio, che riguarda ragazzi e adulti, prepotenti, vittime e astanti, coinvolti nella dinamica di sopraffazione di un soggetto più debole.A fronte della mole di ricerche condotte sul bullismo, è impressionante notare la scarsa attenzione rivolta a quello omofobico.Nonostante il silenzio di gran parte della letteratura specialistica, il bullismo di stampo omofobico è piuttosto diffuso nelle scuole italiane ed europee. Si tratta inoltre di un fenomeno complesso, anche per l’ampio ventaglio delle forme in cui si realizza, a partire da quelle orali e più indirette a quelle più propriamente violente.

Da una ricerca condotta su circa 3.600 studenti dell’Italia Centro-settentrionale risulta che nella suola secondaria di primo e secondo grado circa l’80% sente utilizzare termini volgari omofobici per offendere o prendere in giro i compagni, e che oltre il 40% assiste ad atti di bullismo verso persone ritenute non rispondenti alle loro caratteristiche di genere. Le prevaricazioni omofobiche vengono denunciate individualmente da una quota minoritaria di allievi, che passa dal 14% nella secondaria di primo grado al 3% in quella di secondo grado. Le vittime di bullismo omofobico subiscono prepotenze con maggiore frequenza e persistenza rispetto agli altri ragazzi vittimizzati; un fatto che suggerisce come l’esperienza dell’omofobia sia particolarmente gravosa per chi la vive. Un altro elemento da sottolineare riguarda le modalità di questa forma di vessazione, attuata solitamente da piccoli gruppi o da singoli compagni, comunque maschi e prevalentemente di nazionalità italiana. Si evidenzia, inoltre, come l’esposizione a questo tipo di prevaricazione metta in seria difficoltà gli allievi nella normale conduzione dell’esperienza scolastica, sino a desiderare di abbandonare gli studi e, nei casi più gravi, la vita.

 La seconda parte del volume è costituita da un manuale, che risponde alla finalità di offrire agli insegnanti adeguati strumenti educativi, nella prospettiva sia della prevenzione che del contrasto. Tra gli elementi su cui puntare l’attenzione emergono i seguenti: l’assunzione di un ruolo educativo da parte degli adulti; il potenziamento delle competenze relazionali e comunicative; una buona integrazione del gruppo; la valorizzazione e apertura verso le differenze; la certezza e la condivisione delle regole; la capacità di affrontare il conflitto in modo consapevole e costruttivo.

Tutte le materie sono potenzialmente coinvolte. La letteratura, la geografia, la storia, il diritto, l’educazione musicale e artistica, le scienze, l’educazione alla cittadinanza possono tutte concorrere a una migliore comprensione di cosa sia l’omosessualità, e del perché sia stata considerata una forma di devianza. Il coinvolgimento e la partecipazione degli alunni e degli insegnanti possono essere stimolati utilizzando tecniche di attivazione, tra cui le seguenti elencate.

·          Schede di lavoro personali: ogni scheda contiene alcune domande che portano a riflettere sull’argomento trattato. Questo lavoro prevede una prima fase individuale, per facilitare la riflessione personale, e successivamente una condivisione in plenaria, con la facilitazione del conduttore. Tale strumento consente ai partecipanti di esprimere le proprie idee e vissuti, confrontandosi con gli altri e avendo quindi modo di sperimentare il valore dell’unicità di ogni persona e la ricchezza della diversità.

·          Storie di vita e interviste: si tratta di comprendere, attraverso storie reali, le emozioni e i vissuti delle persone, al fine di facilitare la comprensione di vissuti e comportamenti diversi dai propri.

·          Giochi interattivi: attraverso la competizione e la cooperazione, i giochi interattivi offrono occasioni di coesione di gruppo, di accettazione di sé e comprensione degli altri. Permettono a ognuno di esprimere le proprie potenzialità all’interno di attività che prevedono un compito preciso per ciascuno, cosicché tutti partecipino mettendo in gioco le proprie modalità di essere.

 

 Prati, G. et al., Il bullismo omofobico: Manuale teorico-pratico per insegnanti e operatori, Milano, F. Angeli, 2010

 

 

Tutte le segnalazioni di libri sono pubblicate anche nella rivista Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza