Il crescente impegno dell’Unione europea nella promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza avvalora la continua attività di raccolta e organizzazione dei dati nell’area dell’infanzia e dell’adolescenza nei paesi dell’UE che il Centro nazionale ha effettuato, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, ormai da più di dieci anni. I risultati di quest’attività sono pubblicati nei quaderni del Centro nazionale con il titolo I numeri europei. I numeri europei forniscono un panorama ragionato della produzione statistica sull’infanzia e l’adolescenza attraverso un impianto sperimentato che comprende temi di carattere demografico e di mutamento dei sistemi familiari e affronta specifici ambiti di conoscenza del benessere, quali i livelli di mortalità in età infantile e adolescenziale, le opportunità di formazione, istruzione e lavoro, le situazioni di disagio individuale e sociale. Per ognuna delle tematiche indagate viene elaborata una batteria di indicatori utili a operare confronti su più livelli e piani: tra i singoli paesi, tra gli stessi paesi e il riferimento medio dell’Unione, e in ultimo, in merito alla situazione di uno stesso paese nel tempo. Le variazioni che intervengono nell’assetto geopolitico dell’UE comportano continui aggiornamenti nella struttura di questi dati che, naturalmente, risultano moltiplicati grazie alla progressiva estensione dei paesi aderenti: dal 1° gennaio 2007, con l’adesione di Bulgaria e Romania, i membri sono ventisette e altri tre paesi hanno presentato la propria candidatura (Turchia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Croazia). Un elemento importante è stata la capacità da parte dei paesi di più recente adesione di colmare il gap informativo rispetto all’Europa “dei quindici”, recuperando il ritardo nella produzione di dati e indicatori sull’infanzia e l’adolescenza e consentendo oggi una più ampia e coerente valutazione delle condizioni di vita e di benessere dei più giovani cittadini dell’Unione.