Gioco, bambini, genitori. Modelli educativi nei servizi per l’infanzia

Il sistema dei servizi rivolti ai bambini piccoli e ai loro genitori può essere definito “multicentrico”, in altre parole si tratta di un sistema caratterizzato da una forte differenziazione tra i servizi offerti e da una altrettanto significativa aggregazione di quei servizi che si rivolgono ad una medesima utenza. E’ all’interno di tale cornice che si colloca il presente testo, che propone un lavoro di ricerca e di analisi critica sulla pluralità e sulle identità del sistema di servizi, focalizzando la propria attenzione sulla nuova realtà che si è affacciata nel contesto prima europeo e poi italiano, ossia i centri per bambini e genitori. Tali centri sono connotati da due soggetti in relazione tra loro, l’attenzione dunque non è posta sulla tipologia di attività che si svolgono in tali luoghi, bensì sulle modalità di costruzione e di trasformazione delle relazioni ludiche tra bambini e genitori, e tra genitori stessi, con la regia delle educatrici e del coordinamento pedagogico.

Le prospettive che le autrici propongono sono di due tipi. Attraverso la prospettiva di carattere storico-antropologico l’indagine si è concentrata sui precursori di carattere geografico – politico degli attuali centri, sia per ciò che concerne l’Italia sia per ciò che attiene all’Europa. In tal senso è prospettata la ricerca sulla nascita e sulla crescita di una Europa dei servizi, prima ancora di quella economica.

Attraverso la prospettiva pedagogico-educativa, le autrici prospettano la necessità di disancorare i servizi rivolti a bambini e genitori da un piano economico. In tal senso si propone l’utilizzo della dizione “servizio integrativo e sperimentale”, che è potenzialmente in grado di evocare le peculiarità proprie di tali centri. In altre parole si tratta da un lato di servizi in rete con gli altri servizi per le famiglie, primi fra tutti l’asilo nido e la scuola dell’infanzia, e dall’altro di servizi che mutano in relazione al mutare delle esigenze della società e delle iniziative progettuali delle educatrici e operatrici che vi lavorano.

La prima parte del testo propone una disamina della legislazione internazionale, europea e italiana sui diritti dell’infanzia, da cui emergono le principali tappe del processo che ha portato alla nascita e allo sviluppo dei centri per bambini e genitori, a partire dalle norme che ne hanno permesso e regolato la sperimentazione in relazione ai mutamenti sociali. In particolar modo sono presentate alcune istituzioni non tradizionali, che possono essere considerate i precursori dei centri (tra gli altri si tratta delle Maisons, dei Mütterzentren, dei Play Groups…).

La seconda parte del testo propone criteri e modelli interpretativi dell’esperienza dei centri, offrendo una disamina storica delle politiche e delle relative ricadute operative che hanno caratterizzato la storia dei servizi educativi e tracciandone la trasformazione delle competenze e dei ruoli.

La parte terza tratta delle esperienze, delle attività e delle relazioni che caratterizzano i centri, attraverso i colloqui, le interviste e le osservazioni sistematiche svoltesi in otto centri dell’Emilia Romagna e in sette Elki dell’Alto Adige. L’analisi prende avvio da esemplificazioni relative alla qualità della crescita nei centri per giungere poi ad analizzare la rete dei servizi; in tal senso si mette in luce come la diversità che la caratterizza sia ciò che anima l’offerta di servizi, quindi la principale risorsa rispetto alla pluralità delle esigenze degli utenti.

Il testo si rivolge a tutti coloro che a vario titolo si interessano del sistema del welfare nelle città e nei comuni: ricercatori, educatori e coordinatori pedagogici di servizi per bambini piccoli, operatori di comunità infantili, operatori del territorio.

 

Milena Manini , Vanna Gherardi, Lucia Balduzzi, Gioco, bambini, genitori. Modelli educativi nei servizi per l’infanzia, Roma, Carocci Editore, 2005.

 

Tutte le proposte di lettura sono pubblicate anche nella rivista  Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza