Famiglia: sostantivo plurale

02/04/2009 Temi Famiglie

Amarsi, crescere e vivere nelle famiglie del terzo millennio
Paola Di Nicola
Milano, Franco Angeli, 2008

 

Nel descrivere lo sviluppo storico della famiglia, l’autrice analizza i più vasti cambiamenti che hanno investito la società contemporanea europea

, caratterizzata dalla centralità dell’individuo e del presente, contro la sicurezza di modelli tradizionali che seppure sacrificavano la persona in nome del gruppo, garantivano stabilità e certezze per il futuro.

La tesi di Paola Di Nicola, docente di Sociologia della famiglia all’Università di Verona, è che il vero problema della trasformazione del concetto di famiglia non è tanto legata al moltiplicarsi di forme di convivenza familiare, presenti anche nel passato, ma alla mancanza di una definizione normativa precisa delle stesse.
Per questo ci si muove ora – in particolare in Paesi che stanno maturando un notevole ritardo nel rispondere ai bisogni dei nuovi legami di cura, affetto e coresidenza – in un mare magnum dove giorno dopo giorno maturano istanze e richieste che lungi dallo stabilizzare il sistema, lo rendono ancora più frammentario e caotico.

La situazione esaminata nel libro si focalizza sull’Italia, dove la somma di diversi trend contribuisce al problematizzarsi della questione. Il tasso di fecondità, tra i più bassi a livello mondiale, crea un’emergenza già in atto sull’effettiva possibilità di riproduzione, anche economica, della nostra società.
Il livello di vita altamente consumistico, basato sul sostegno materiale ai giovani da parte della popolazione più anziana, risulta insostenibile nel futuro e mostra tutta la contraddizione di un sistema sociale non in grado di rigenerarsi.
La crisi della struttura familiare basata sulla mutua assistenza, fornita in passato soprattutto dalla componente femminile della famiglia, crea una domanda crescente di lavoro di cura (verso i bambini e gli anziani in particolare) esternalizzato.
Tutto ciò sta mettendo in difficoltà i nuovi genitori, incapaci di sviluppare competenze educative adeguate.

Queste tendenze, comuni a tutti i Paesi occidentali, faticano a trovare in Italia una risposta istituzionale adeguata. Eppure non mancano esempi positivi (mediazione familiare, centri per le famiglie, prestiti d’onore), messi in atto a livello locale grazie al sostegno di leggi, come la legge 285/1997 e la legge 328/2000, che hanno insieme valorizzato la sperimentazione di interventi innovativi a sostegno dell’infanzia e dell’adolescenza e l’integrazione dei servizi sociali in una rete interdisciplinare di professionalità, secondo una logica di promozione dell’agio per tutti i cittadini.

In particolare nel testo si sottolinea l’urgenza di uno stato sociale fondato sulle politiche familiari per far fronte alla crisi delle autorità genitoriali (soprattutto di quella paterna), delegittimate dal modello puerocentrico di famiglia che, col tempo, insieme alla “femminilizzazione” esasperata dei processi educativi, ha eliminato l’autorevolezza rassicurante e contenitiva necessaria per infondere in giovani e bambini un senso di realtà e l’assunzione di responsabilità.

Nella definizione di interventi che sostengano dunque la genitorialità e il lavoro di cura per ridare valore agli incarichi familiari, un ruolo decisivo poteva essere giocato dal consultorio familiare: la storia e il destino di questa struttura sono raccontati in un capitolo del volume dove si cerca anche di individuarne la possibile evoluzione rispetto ai bisogni odierni.

Infine, ci si sofferma su alcune delle nuove forme familiari, rispetto al riconoscimento formale delle quali, secondo l’autrice, andrebbe scelto un canale preferenziale per la tutela di coloro che si assumono di fatto la cura degli altri membri del nucleo, non assecondando invece gli “individualismi deresponsabilizzanti” e tenendo presente che i componenti più deboli della famiglia restano ancora oggi le donne e i bambini, i diritti dei quali faticano a trovare protezione in forme familiari estranee a ogni vincolo di obbligo.

 

Tutte le segnalazioni di libri sono pubblicate anche nella rivista Rassegna bibliografica:

infanzia e adolescenza