Governance del programma

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), ente promotore e finanziatore, ha la responsabilità della governance complessiva del programma. E’ punto di riferimento per tutte le questioni relative alla gestione organizzativa, amministrativa e economica. Si rapporta in particolare con Assessori, dirigenti e referenti regionali e di ambito del programma.

Il Gruppo Scientifico mette a disposizione i materiali, monitora la fedeltà al programma e l’integrità dello stesso e l’insieme del processo di implementazione, lavora in presenza e a distanza per aumentare l’autonomia professionale dei singoli professionisti nell’implementazione dello stesso, garantendo il trasferimento delle metodologie e degli strumenti previsti nel piano di intervento e valutazione.

La Regione e la Provincia Autonoma favorisce complessivamente l’implementazione del programma, sensibilizzando, curando e attivando i collegamenti inter-istituzionali necessari tra gli assessorati di competenza, in particolare tra il sociale, la sanità, la scuola, anche istituendo un Tavolo di coordinamento regionale al fine di garantire il buon funzionamento del programma ed attivare uno scambio di esperienze tra gli ambiti territoriali aderenti alla sperimentazione.

Il referente REGIONALE ha il compito

  • di riferimento sui contenuti della sperimentazione e di raccordo con gli AATT della Regione
  • di contribuire alla costruzione del Tavolo di coordinamento regionale e di garantirne il funzionamento attraverso il coordinamento operativo di tale organismo
  • di curare e mantenere la comunicazione con il Ministero, il GS e gli AATT
  • di facilitare l’integrazione tra i settori sociali, sanitari e scolastico-educativi
  • di facilitazione amministrativa.

L’Ambito Territoriali sociale (AT) gestisce il programma in tutte le sue fasi e azioni, assicurando il rispetto dei contenuti indicati nella guida e della tempistica. L’AT attiva il GT di ambito e permette la costituzione e l’attivazione delle EEMM.

Il Gruppo di riferimento territoriale (GT) è un gruppo di stakeholders del pubblico e del privato sociale che concerta e risponde complessivamente delle attività svolte all’interno del programma. Svolge una funzione politico-strategica che garantisce continuità dell’investimento, la presenza di tutte le istituzioni come del privato sociale, la possibilità di ricadute reali nel territorio, organizzando e sostenendo le specifiche attività di programmazione, di monitoraggio e di valutazione dello stato di implementazione del programma nel suo insieme.

 

Ogni AT individua un referente del programma che è una figura di importanza strategica per mantenere aperta e fluida la comunicazione fra tutti i livelli e i soggetti coinvolti nel programma.

 

Il coach: al fine di garantire, da una parte l’acquisizione di competenze interne ai servizi in modo tale da rendere progressivamente autonomi gli AT nella gestione del programma, dall’altra di favorire il processo di appropriazione del programma da parte dei servizi, rinforzando il lavoro di adattamento e traduzione di un modello generale alle diverse realtà in cui viene implementato, rispondendo alle problematiche professionali e organizzative che emergono durante il lavoro, il coach ha un ruolo prevalentemente di accompagnamento delle EEMM nell'implementazione del programma (scelta delle FFTT, pre-assessment, tutoraggi, utilizzo degli strumenti, verifica delle compilazioni ecc.).

L’équipe multidisciplinare (EM): cura la realizzazione di ogni progetto d’intervento con ogni FT, svolge una funzione operativa che garantisce qualità, continuità e correttezza nei processi di presa in carico, nell’implementazione del processo della valutazione partecipativa e trasformativa e nell’utilizzo degli strumenti previsti.

 

Governance PIPPI

 

Per raggiungere questo obiettivo, si è scelto di implementare lo stesso, articolato programma di ricerca- intervento-formazione, in cinque fasi:

1. 2011-2012, adesione di 10 Città italiane riservatarie della L.285/1997 – Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Torino, Venezia-, 89 famiglie target nel gruppo sperimentale, 122 bambini;  35 famiglie e 37 bambini nel gruppo testimone;

2. 2013-2014, adesione di 9 Città italiane - Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Palermo, Reggio Calabria, Torino, Venezia-, 170 e 249 bambini famiglie nel gruppo sperimentale; 54 famiglie e 49 bambini nel gruppo testimone;

3. 2014-2015, estensione a 50 ambiti territoriali appartenenti a 17 Regioni e una Provincia Autonoma, coinvolgimento di 500 famiglie.

4. 2015-2016, 18 Regioni, 500 Famiglie coinvolte.

5. 2016-2017, 17 Regioni e una Provincia Autonoma con un totale di 56 Ambiti territoriali, 560 famiglie coinvolte.