Gli attori 285

I soggetti coinvolti nella realizzazione degli obiettivi fissati dalla legge 285 sono innanzitutto:

  • i componenti del Tavolo tecnico di coordinamento

Il Tavolo tecnico di coordinamento tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Città riservatarie si fonda sui principi del metodo di coordinamento aperto che consente di mettere al centro le esperienze, farle incontrare e dialogare nell’intento di condividere percorsi e metodi comuni tra istituzioni. A partire dal 2007, il tavolo si riunisce in incontri tecnici periodici finalizzati a creare uno spazio di confronto sia sugli aspetti finanziari sia su quelli relativi alle politiche per l’infanzia attraverso il rafforzamento e/o la revisione della progettazione 285.

I referenti delle Città sono i funzionari responsabili delle politiche per l’infanzia  e l’adolescenza e della gestione del fondo 285 nel loro Comune. Partecipano ai tavoli di coordinamento e collaborano con il Centro nazionale nel monitoraggio della legge. 

Cliccando sui nomi delle Città riservatarie nella mappa sottostante, è possibile consultare le schede informative di sintesi che propongono informazioni di contesto sulla progettualità 285 nelle singole Città.

 

Cliccando sui nomi delle Città riservatarie nella mappa sottostante, potete accedere a schede di sintesi che propongono informazioni di contesto sulla progettualità 285 nelle singole Città.

 

Accedi alla Banca dati progetti 285 per l'infanzia e l'adolescenza nelle Città riservatarie

 

 

  • i soggetti del Terzo settore

Il Terzo settore viene sempre più coinvolto nella realizzaione e gestione dei progetti finanziati con il fondo 285 e svolge un ruolo importante nello sviluppo dei servizi sociali e all'interno della rete di collaborazione e scambio composta da soggetti istituzionali e non, che la legge 285/97 e poi la legge 328/00 hanno fortemente promosso.

 

La gestione delle attività connesse allo svolgimento delle funzioni previste dalla legge 285/1997, è affidata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in rapporto convenzionale, all’Istituto degli Innocenti di Firenze, che impegna le risorse umane, tecniche e strumentali necessarie per la realizzazione delle attività di ricerca, formazione e documentazione.