Torino
16 Ottobre 2010
Seminario
Non è semplice comprendere come uomini di Chiesa abbiano così profondamente tradito l’insegnamento evangelico sull’infanzia: la raccomandazione di Gesù "lasciate che i bambini vengano a noi" sembra assu-mere una orrenda e cinica degenerazione se associata alle vittime di chi era preposto alla loro cura ed accoglienza. Turba inoltre la scelta del silenzio, della minimizzazione e dell’omertà che non di rado la gerarchia ecclesiastica ha scelto, togliendo alle vittime il diritto di essere prese sul serio e tutelate e aggiungendo così a queste ultime sofferenza alla sofferenza. La famiglia, la scuola ma anche altre istituzioni educative e sanitarie condividono con le istituzioni religiose una terribile responsabilità: questi sono i luoghi dove, accanto all’amore, alla tenerezza, alla dedizione, convivono la perversione, la follia, la strumentalizzazione.
La nostra mente vacilla a questo pensiero, e tutta la comunità adulta condivide la responsabilità di aver scarsamente ascoltato, creduto, protetto.
Proponiamo un seminario di riflessione che certamente non potrà rispondere a interrogativi così complessi, ma partiamo da una speranza, avvalorata dalle recenti prese di posizione della Chiesa: vogliamo credere che le istituzioni religiose si dirigano su una strada di messa in discussione e di coerenza con l’anima caritatevole e compassionevole che da sempre caratterizza le migliori esperienze del Cattolicesimo.
Vogliamo riflettere sulla perversione ma anche sul cambiamento, sul disprezzo dell’infanzia ma anche sul suo valore di un "ritorno all’infanzia" come premessa del recupero della capacità di prenderci cura dei minori che ci sono affidati.
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