I ciucci in tasca – Primi passi alla scoperta del mondo

24/11/2010

Torino

13 - 14 Dicembre 2010

Film Festival di Torino

I bambini in età prescolare subiscono – forse persino più dei loro fratelli maggiori che frequentano già la scuola dell’obbligo – il supplizio di una rappresentazione mediatica stereotipata e superficiale. La loro immagine si riduce a pochi e “commoventi” caratteri: un bel sorriso, un gattonamento o un passo incerto, qualche colpo a una palla per i “maschietti”, qualche carezza ad una bambola per le “femminucce”. I caratteri che emergono sono sempre gli stessi: l’innocenza, la purezza, la fragilità. La loro presenza sullo schermo, specialmente in quello piccolo della televisione, sembra sempre funzionale o alla vendita di un prodotto o, più semplicemente, alla stimolazione nel pubblico di sentimenti non razionali quali la tenerezza, l’adesione, la commozione. In verità, basterebbe osservarli con premura e senza secondi fini, per capire come la loro vita non si riduca a qualche smorfia, sorriso o pianto, ma che, al contrario, il ventaglio delle scelte che devono prendere, il quadro delle conoscenze che devono acquisire, il plesso delle emozioni che devono imparare a gestire, rappresentano passaggi fondamentali di una vita ricca e complessa che meriterebbe, almeno una volta, di essere raccontata con un certo distacco dalle categorie e dai linguaggi più abusati.

Come spesso accade tocca al cinema, e al documentario in particolare, entrare in punta di piedi in quest’universo per certi versi sconosciuto per cogliere lo straordinario che c’è nel quotidiano, la trasformazione che cova nel gesto comune e nelle piccole conquiste. Da queste convinzioni si muove  I ciucci in tasca – Primi passi alla scoperta del mondo, il programma speciale che Sottodiciotto Filmfestival - Torino Schermi Giovani, in collaborazione con il Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza e l’Istituto degli Innocenti di Firenze, dedica alle rappresentazioni dei primi anni di vita dei bambini, con l’obbiettivo di conquistare e incuriosire non solo chi si occupa di questa fascia d’età per ‘professione’ o ‘necessità’ (psicologi dell’età evolutiva, educatori, famiglie, genitori, ecc..) ma anche chi ama il cinema e le sue piccole e grandi epifanie.