Il futuro: comizi infantili

18/11/2009

Hanno tra i dieci e i tredici anni, per loro la famiglia (non solo quella in cui sono nati, anche quella che pensano di costruire in futuro) è; una dimensione molto importante, la tolleranza anche verso chi è considerato diverso è un concetto acquisito, il futuro una sfida al tempo stesso stimolante e inquietante, la religione la vivono più come valore interiore che come dimensione sociale, la scuola è una parte importante della loro vita soprattutto perché è lì che nascono le amicizie e si forma il carattere di ognuno. Non si tratta dei risultati di una fredda statistica. Questo è ciò che emerge dalle risposte dei preadolescenti protagonisti di Il futuro, comizi infantili, il film di Stefano Consiglio prodotto dalla BiBi Film di Angelo Barbagallo, che sarà proiettato questa sera alle 21.30 alla Stazione Marittima di Napoli, al termine della prima giornata della Conferenza nazionale sull’infanzia e l’adolescenza che si tiene in questa città dal 18 al 20 novembre. Nell’appuntamento più importante per fare il punto sulle politiche a favore dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, che quest’anno ha per titolo Il futuro dei bambini è nel presente, il film di Consiglio offrirà a una platea molto qualificata l’occasione per ascoltare dalla viva voce dei diretti interessati qual è la loro visione del presente e, soprattutto, quali sono le loro attese per il futuro. Il merito del regista è stato, infatti, quello di mettersi allo stesso livello dei suoi interlocutori, ponendo le domande con leggerezza ma anche registrando le risposte con estrema attenzione, parlando con i ragazzi oltre che dei ragazzi, così come troppo spesso accade da parte degli adulti. Le domande sono dirette, aperte a ogni possibilità, le risposte provocatorie, spiazzanti, a volte enigmatiche almeno quanto lo sono i protagonisti, abitanti di quella “terra di mezzo” indefinibile, non più bambini, non ancora adolescenti ma, forse proprio per questo, portatori di una visione originale, acuta, sorprendente.