Assistenza infermieristica e ostetrica transculturale

Bertolini, Bombardi e Manfredini
 

La presenza sempre più significativa di soggetti migranti che hanno scelto di stabilirsi in Italia impone trasformazioni e ripensamenti a più livelli. Il rapporto con le istituzioni sanitarie è sicuramente tema centrale all’interno di questa rivisitazione.
Il volume di Roberta Bertolini, Sandra Bombardi e Monica Manfredini offre un contributo in questa direzione cercando di fornire uno strumento agile capace di indirizzarsi alla formazione culturale e professionale degli studenti e degli operatori sanitari (con particolare riferimento a infermieri e ostetriche) che si prendono cura dell’utenza immigrata.

Il percorso proposto è articolato in tre parti per un totale di nove capitoli. La prima parte fornisce un quadro teorico necessario per leggere il complesso e variegato scenario attuale.

All’interno di un contesto di questo tipo diventa importante soffermarsi sul concetto di ascolto, di empatia, di rispetto, soprattutto in un ambito, quello sanitario appunto, dentro al quale i dilemmi interculturali di “corpo”, “dolore” e “morte” sono concetti all’ordine del giorno. In questo senso un ruolo fondamentale è rivestito dalla mediazione interculturale che va ben al di là del modello biomedico meccanicistico, oggi ancora non del tutto superato nel nostro Paese. Gli interventi del mediatore interculturale, qui evidenziati attraverso alcuni esempi reali, si basano sul concetto di empowerment, di consapevolezza e di condivisione dei percorsi di cura.

La seconda parte si sofferma sulle principali strategie utili a guidare l’assistenza sanitaria nei confronti dell’utenza straniera. È quindi proposta la pianificazione assistenziale secondo il processo di nursing e di midwifery.
Il primo è un approccio sistematico di problem solving usato nell’assistenza infermieristica personalizzata al fine di identificare e trattare le risposte umane a problemi di salute reali o potenziali. Il secondo è invece un modo di procedere sistematico e sistemico nell’assistenza ostetrica personalizzata con l’applicazione dei principi generali del problem solving. Viene poi presentato il concetto di nursing transculturale di Madeleine Leninger, seguito dal modello delle capacità di Martha Nussbaum, che sostiene il concetto delle dieci capacità funzionali umane fondamentali, tra cui la vita, la salute e l’integrità fisica.
Questa parte si conclude ipotizzando la fusione dei campi culturali del modello olografico con quelli d’informazione dei modelli funzionali di Gordon.

Applicazioni pratiche relative a situazioni cliniche di gruppi particolarmente rappresentati e vulnerabili nella popolazione immigrata sono oggetto della terza e ultima parte del volume, che dedica particolare attenzione alla situazione delle donne (soffermandosi sulla necessità di maggior dialogo, informazioni, consapevolezza), dei bambini e delle loro famiglie, della popolazione rom con attenzione alla necessità di una loro integrazione attraverso l’utilizzo di personale professionale debitamente formato su questi temi.

Il testo rappresenta un utile tentativo di sistematizzare la teoria e la metodologia necessarie per rendere il personale sanitario capace di lavorare con gli immigrati. Per il suo carattere teorico-pratico il volume si rivela interessante per gli studiosi del settore, per i pedagogisti, per i medici e il personale paramedico che quotidianamente accompagnano il viaggio di chi domanda accoglienza.

 

Bertolini, R., Bombardi, S. e Manfredini, M., Assistenza infermieristica e ostetrica transculturale: Teoria, metodologia, applicazioni, Milano, U. Hoepli, 2009

 

Tutte le segnalazioni di libri sono pubblicate anche nella rivista Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza