Progetto RSC a Napoli

Attività svolte nell'ambito del Progetto nazionale per l'inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti

Napoli Scampia

Napoli Secondigliano

Napoli Barra

Napoli Poggioreale

 

NAPOLI BARRA

FORMAZIONE
Il percorso formativo si è sviluppato nell’arco dell’intero anno scolastico, articolandosi in 24 incontri di due ore ciascuno. Sono stati affrontati dapprima temi quali la pedagogia interculturale, l’accoglienza degli stranieri, l’insegnamento della lingua italiana come L2; successivamente, con la partecipazione di soli insegnanti, sono state affrontate le tematiche inerenti l’educazione di minori con bisogni particolari e le difficoltà incontrate dai docenti; le tematiche relative al cooperative learning e alle sue possibilità di applicazione in contesti difficili, quali le scuole di periferia.
LABORATORI
Sono stati realizzati tre laboratori:

  • Tradizioni, usi e costumi della cultura Rom e italiana a confronto: i bambini di tutte le classi coinvolte hanno avuto modo di conoscere e quindi sentire più vicine fiabe, poesie e testi delle rispettive culture. Inoltre i conduttori hanno lavorato per migliorare le relazioni all’interno della classe e sviluppare le competenze legate alla sfera cognitiva. Attraverso la drammatizzazione dei testi, i bambini hanno potuto inoltre lavorare sule abilità espressive ed emotive.
  • Musica Rom e italiana: attraverso la conoscenza e la pratica degli strumenti musicali, del tempo della musica, della danza, del canto e dell’espressività in generale, le insegnanti hanno approfondito i contenuti curriculari legati all’educazione musicale, all’educazione artistica, alla matematica e all’inglese.
  • Teatro: i bambini di tutte e tre le classi hanno realizzato una rappresentazione finale i cui contenuti sono stati approfonditi dalle insegnanti durante l’orario curriculare. E’ stato inoltre realizzato un laboratorio con i genitori italiani e RSC di preparazione all’allestimento della rappresentazione (trucco, costumi…).


ATTIVITÀ EXTRA-SCOLASTICHE

  • Orientamento per l’accesso autonomo delle famiglie ai servizi socio-sanitari
  • Realizzazione gite intra/extracittadine con i bambini del campo
  • Collaborazione con un medico di base del quartiere, per l’accesso degli abitanti del campo per visite e certificazioni; un centro di odontoiatria, per la cura dentale dei bambini e degli adulti a costi sostenibili; la Fondazione Leone, che ha garantito alcuni interventi odontoiatrici gratuiti
  • Mappatura periodica delle presenze al campo
  • Monitoraggio delle vaccinazione e iscrizione dei bambini in tutti i gradi scolastici, in particolare per nidi e materne
  • Mediazione scuola-famiglia

ATTORI

  • Comune di Napoli
  • I bambini e le insegnanti dell’ IC 69 CD Stefano Barbato – Scuola primaria Barbato
  • I bambini RSC e le loro famiglie del campo di Barra
  • Gli operatori del Progetto RSC locale, i referenti e gli operatori dei servizi territoriali e tutti i partecipanti alle Équipe Multidisciplinari e ai Tavoli locali

PRODOTTI FINALI
Pubblicazione MAPPA DEI SERVIZI (apri pdf)
Si tratta di un opuscolo con una mappa dettagliata dei servizi (sociali, sanitari e scolastici) presenti sul territorio napoletano e a cui possono accedere le persone che vivono presso l’insediamento non autorizzato di Barra. È stato elaborato dall’ associazione NEA (gestore del progetto) e utilizzato dagli operatori per orientare l’accesso ai servizi in particolare di tipo sanitario; ma anche come strumento per facilitare la conoscenza del territorio da parte degli abitanti del campo che vivono una situazione di forte degrado igienico e fanno molta fatica ad accedere ai servizi di cura (anche per la mancanza di documenti).
Evento finale e mostra
Alla fine del mese di maggio, a conclusione dell’intero percorso, è stato realizzato un evento finale che ha visto tutti i minori delle tre classi coinvolti in una rappresentazione teatrale accompagnata da musica e buffet interculturale (italiano-rom); è stata inoltre allestita una mostra con le foto e i lavori dei minori realizzati durante tutto il progetto.

 

NAPOLI SCAMPIA

FORMAZIONE
La formazione si è svolta nel periodo febbraio-aprile 2014 e ha riguardato la conoscenza e le problematiche delle comunità Rom: il contesto locale e nazionale; la questione giuridica e la marginalizzazione sociale; la cultura rom e gagiò; l’approccio educativo, sociale, antropologico nelle attività con le comunità RSC, con particolare attenzione al mondo dell’infanzia e della scuola.
LABORATORI
•Circo contemporaneo: laboratorio di maschere finalizzato, grazie al lavoro di gruppo e la relazione con gli altri, alla crescita individuale attraverso l’uso della creatività e della fantasia applicata all’utilizzo delle mani e dei colori. Il lavoro dei bambini ha portato alla costruzione di un carro che ha partecipato alla sfilata del 32° carnevale Gridas di Scampia (2 marzo 2014).

  • Teatro incontro, teatro in-canto: il laboratorio teatrale in forma di gioco è stato concepito per offrire la possibilità ai bambini di godere di eguali diritti di libertà, rispetto e responsabilità all’interno della comunità in generale e in modo più specifico della comunità-classe, stimolando sia il potenziale creativo di ciascun bambino, sia le capacità di relazione, espressione ed ascolto degli altri. Ogni partecipante attraverso il canto e i giochi teatrali, ha potuto esplorare il proprio mondo espressivo (sonoro, corporeo e immaginario), prenderne coscienza, giocare con esso e relazionarsi con gli altri mondi, contribuendo in prima persona a creare un clima di scambio all’interno del gruppo. Tutto è stato messo in atto attraverso una metodologia (learning by doing) che ha privilegiato il gioco;
  • Carnevale mi rinvento. Lo scarabocchio spauracchio: a partire dal racconto del carnevale di quartiere promosso dal gruppo GRIDAS (Gruppo Risveglio dal Sogno) sono stati realizzati attività di costruzione di maschere attraverso la manipolazione della cartapesta, l’alfabetizzazione all’uso e conoscenza dei colori primari e secondari; la sperimentazione delle tecniche pittoriche. Attraverso questo laboratorio si è voluto promuovere l’ascolto e la partecipazione collettiva, creare uno spazio di racconto dell’esperienza vissuta nei rapporti con le comunità Rom, in considerazione del fatto che parte del corteo finale del carnevale si è svolto presso i campi Rom e ha visto la partecipazione anche delle famiglie gagio;
  • Costruiamo e coloriamo l’alfabeto: il laboratorio è stato finalizzato alla costruzione di un abecedario di parole rom e italiane, individuate e tradotte con l’aiuto degli adulti rom e non. I bambini hanno così sperimentato la conoscenza di nuove parole e la partecipazione di gruppo nella costruzione del quaderno creato con le proprie mani, volendo così facilitare il superamento dei pregiudizi reciproci e rivedersi nell’altro attraverso l’apprendimento delle parole, delle nenie e filastrocche. Attraverso i racconti e le testimonianze dei genitori dei bambini, si è ricostruita inoltre la storia del quartiere, dei suoi abitanti, dei luoghi, dei processi migratori e in particolare quelli che hanno riguardato i Balcani. Il 6.7.14 si è svolta la giornata di restituzione alla cittadinanza dell’abc - piccolo abecedario alla presenza dei bambini Rom e non e dei loro genitori.

ATTIVITÀ EXTRA-SCOLASTICHE

  • Accompagnamento presso servizi ASL (visite odontoiatriche e pediatriche, vaccinazioni);
  • Sono stati individuati e sensibilizzati alcuni operatori dell’ASL per dare continuità all’accoglienza di utenti Rom;
  • Sensibilizzazione delle istituzioni per rinnovo e rilascio documenti.

ATTORI

  • Comune di Napoli
  • I bambini e le insegnanti della Scuola primaria 10 CD Ilaria Alpi
  • I bambini RSC e le loro famiglie del campo di Scampia
  • Gli operatori del Progetto RSC locale, i referenti e gli operatori dei servizi territoriali e tutti i partecipanti alle Équipe Multidisciplinari e ai Tavoli locali

PRODOTTO FINALE
Pubblicazione ABBECEDARIO ITALIANO-ROMANES (apri pdf)
Il libro è stato realizzato con disegni elaborati direttamente dai bambini e “raccoglie le parole della lingua degli affetti e dell’accoglienza, i numeri e la conta, le nenie sussurrate da madri, nonne, padri e raccolte in momenti di grande intimità durante le giornate trascorse insieme.”
Il libro raccoglie il lavoro di condivisione tra operatori bambini famiglie rom, valorizzando “la lingua e il parlato della relazione attraverso il quale ognuno riesce ad affermare la propria esistenza e in questo modo il suo rapporto con l’altro”.

 

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