Anche i latinos sognano un futuro

2009/07/09

Anche i giovani  latinos hanno diritto a realizzare i propri sogni: è questo lo spirito della campagna Quiero vivir por nuestros deseos, partita nei giorni scorsi a Milano per richiamare l'attenzione sulla difficile situazione dei tanti ragazzi sudamericani che si riuniscono - e spesso si scontrano - nei gruppi di strada.

La mobilitazione nasce dall'assassinio dell'ecuadoriano David Boricua Noboa, ucciso a coltellate dai membri di una pandilla rivale davanti a un locale milanese all'alba del 7 giugno scorso.

Il ventisettenne David era diventato il simbolo del cambiamento intrapreso dalla sua banda, i Latin King New York. In un'intervista rilasciata alla tv pochi giorni prima di essere ucciso, il ragazzo aveva spiegato la trasformazione della  gang in una forma di aggregazione positiva: un'associazione che aiutasse i ragazzi latinos, soprattutto i tanti quindicenni e sedicenni, a costruirsi un futuro diverso dalla violenza delle guerre di strada. David, detto O rey, veniva da un passato difficile, ma l'esperienza in carcere l'aveva cambiato e l'aveva spinto a voltare le spalle a quel mondo dove tanti ragazzi emigrati sfogano il proprio bisogno di identità. Un mondo non più limitato ai latinos, ma aperto ai tanti ragazzi provenienti da tutto il mondo o nati in Italia da famiglie immigrate, spesso privi di radici culturali e lasciati soli.

Per ricordare la figura di David e portare avanti il suo impegno gli amici, i familiari, le persone che seguivano il percorso dei Latin King verso un'integrazione nella società hanno dato vita a Quiero vivir por nuestros deseos. Ma per far raggiungere tutti, ci vogliono soldi, per realizzare materiali e gadget che trasmettano il messaggio. Ecco allora piccole iniziative di autofinanziamento, con l'obiettivo di raccogliere 2 mila euro e arrivare, ad ottobre, ad organizzare un Festival dei desideri.

La prima si è svolta nella notte tra sabato 4 e domenica 5 luglio: i ragazzi dell'associazione Codici, che sostiene il progetto di cambiamento dei latinos, hanno distribuito cartoline, spillette, adesivi con la scritta Basta! No mas! e realizzato tante interviste per capire dai ragazzi quali desideri avessero. Come raccontano i volontari nella pagina di Hi5, un social network diffusissimo nella comunità latina di tutto il mondo, «Quello che colpisce è l’incredibile normalità del desiderio: un amore, una famiglia, un lavoro, la tranquillità della vita».

Il secondo appuntamento pochi giorni dopo, il 7 luglio, ad un mese esatto dalla morte di Boricua. Alla loggia dei Mercanti di Milano, Codici e i ragazzi di Latin King hanno presentato un appello perché le istituzioni riprendano politiche pubbliche di integrazione e i ragazzi abbiano possibilità di costruirsi una vita migliore di quella dei loro genitori.

La campagna vive anche su Internet, sia nella pagina di Myspace sia in quella di Hi5. Per altre informazioni si può scrivere all'indirizzo quierovivir09@gmail.com o chiamare al numero 3284580067. (mf)