Anche i latinos sognano un futuro [1]
Anche i giovani latinos hanno diritto a realizzare i propri sogni: è questo lo spirito della campagna Quiero vivir por nuestros deseos, partita nei giorni scorsi a Milano per richiamare l'attenzione sulla difficile situazione dei tanti ragazzi sudamericani che si riuniscono - e spesso si scontrano - nei gruppi di strada.
La mobilitazione nasce dall'assassinio dell'ecuadoriano David Boricua Noboa, ucciso a coltellate dai membri di una pandilla rivale davanti a un locale milanese all'alba del 7 giugno scorso.
Il ventisettenne David era diventato il simbolo del cambiamento intrapreso dalla sua banda, i Latin King New York. In un'intervista [2] rilasciata alla tv pochi giorni prima di essere ucciso, il ragazzo aveva spiegato la trasformazione della gang in una forma di aggregazione positiva: un'associazione che aiutasse i ragazzi latinos, soprattutto i tanti quindicenni e sedicenni, a costruirsi un futuro diverso dalla violenza delle guerre di strada. David, detto O rey, veniva da un passato difficile, ma l'esperienza in carcere l'aveva cambiato e l'aveva spinto a voltare le spalle a quel mondo dove tanti ragazzi emigrati sfogano il proprio bisogno di identità. Un mondo non più limitato ai latinos, ma aperto ai tanti ragazzi provenienti da tutto il mondo o nati in Italia da famiglie immigrate, spesso privi di radici culturali e lasciati soli.
Per ricordare la figura di David e portare avanti il suo impegno gli amici, i familiari, le persone che seguivano il percorso dei Latin King verso un'integrazione nella società hanno dato vita a Quiero vivir por nuestros deseos. Ma per far raggiungere tutti, ci vogliono soldi, per realizzare materiali e gadget che trasmettano il messaggio. Ecco allora piccole iniziative di autofinanziamento, con l'obiettivo di raccogliere 2 mila euro e arrivare, ad ottobre, ad organizzare un Festival dei desideri.
La prima si è svolta nella notte tra sabato 4 e domenica 5 luglio: i ragazzi dell'associazione Codici [3], che sostiene il progetto di cambiamento dei latinos, hanno distribuito cartoline, spillette, adesivi con la scritta Basta! No mas! e realizzato tante interviste per capire dai ragazzi quali desideri avessero. Come raccontano i volontari nella pagina di Hi5 [4], un social network diffusissimo nella comunità latina di tutto il mondo, «Quello che colpisce è l’incredibile normalità del desiderio: un amore, una famiglia, un lavoro, la tranquillità della vita».
Il secondo appuntamento pochi giorni dopo, il 7 luglio, ad un mese esatto dalla morte di Boricua. Alla loggia dei Mercanti di Milano, Codici e i ragazzi di Latin King hanno presentato un appello [5] perché le istituzioni riprendano politiche pubbliche di integrazione e i ragazzi abbiano possibilità di costruirsi una vita migliore di quella dei loro genitori.
La campagna vive anche su Internet, sia nella pagina di Myspace [6] sia in quella di Hi5 [7]. Per altre informazioni si può scrivere all'indirizzo quierovivir09@gmail.com [8] o chiamare al numero 3284580067. (mf)