S'intitola Una nuova etica per i curricoli della cittadinanza globale il settimo seminario nazionale di educazione interculturale organizzato dalla ong Comunità volontari per il mondo, in programma dal 6 all'8 settembre a Senigallia. Tre giorni per riflettere sulla scuola, l'intercultura, i nuovi saperi e i nuovi modelli didattici.
«I sistemi scolastici stanno abbandonando sempre più quei saperi critici che sono indispensabili per mantenere viva la democrazia. Gli studi umanistici, le arti e il pensiero antropologico e critico sono sostituiti dall'esigenza delle lobby finanziarie di raggiungere traguardi tecnologici funzionali al profitto e al mondo degli affari e dell'industria (le tre I = Inglese, Internet, Impresa). Niente da obiettare su una buona istruzione tecnico-scientifica, ma ciò non può accadere a discapito degli studi umanistici ed artistici che favoriscono quelle capacità di immaginazione, di vicinanza empatica agli altri, di pensiero critico che ci rendono umani e forniscono la capacità di vedere le persone come esseri viventi e non come oggetti», scrive Giovanna Cipollari, presidente della ong, sul sito della Comunità volontari per il mondo.
Nel corso della tre giorni, che s'inserisce nell'ambito del progetto europeo La revisione critica delle discipline storiche e sociali per una educazione formale adatta alla società globale, studiosi, educatori, insegnanti e altri esperti approfondiranno vari aspetti del tema. La prima giornata darà spazio agli interventi di alcuni docenti universitari, fra i quali Roberto Mancini, dell'Università di Macerata, che presenterà una relazione su Coabitare il mondo: risveglio etico e rinascita della scuola, e Italo Fiorin, dell'Università Lumsa di Roma, che si soffermerà su I nuovi curricoli per la società transculturale.
La giornata successiva sarà l'occasione per riflettere su altri argomenti legati al tema del seminario, come “Terra e tempo” nei curricoli interdisciplinari e Le filosofie del mondo nella scuola italiana. I programmi pomeridiani di entrambe le giornate prevedono una serie di laboratori didattici su temi specifici.
L'ultima giornata, infine, sarà dedicata al confronto di esperienze e buone pratiche e alla presentazione del progetto La revisione critica delle discipline storiche e sociali per una educazione formale adatta alla società globale. (bg)
(Crediti foto)
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