Povertà alimentare, rapporto Unicef

2024/06/12 Type of resource: Topics: Titles:
copertina del rapporto dell’Unicef Child Food Poverty: Nutrition Deprivation in Early Childhood

Circa 181 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni (ovvero uno su 4), nel mondo, vivono in condizioni di grave povertà alimentare, con una probabilità fino al 50% maggiore di incorrere in malnutrizione acuta, una forma di malnutrizione potenzialmente letale. Il rapporto dell’Unicef Child Food Poverty: Nutrition Deprivation in Early Childhood (Povertà alimentare dei bambini: deprivazione nutrizionale nella prima infanzia) analizza le conseguenze e le cause della privazione alimentare fra i più piccoli in circa 100 Paesi e tra i vari gruppi di reddito.

I dati rivelano che milioni di minorenni sotto i 5 anni non possono accedere e seguire una dieta nutriente e diversificata mirata a sostenere una crescita e uno sviluppo ottimali nella prima infanzia e oltre.

«I bambini che consumano al massimo due degli otto gruppi alimentari stabiliti – si legge nella presentazione del documento pubblicata sul sito dell’Unicef - sono considerati in condizioni di grave povertà alimentare. 4 bambini su 5 in questa situazione sono nutriti solo con latte materno/latte e/o un alimento amidaceo di base, come riso, mais o grano. Meno del 10% di questi bambini si nutre di frutta e verdura. E meno del 5% si nutre di alimenti ricchi di sostanze nutritive come uova, pesce, pollame o carne».

Secondo quanto evidenziato dal rapporto, gli effetti di crescenti disuguaglianze, conflitti e crisi climatica hanno spinto i prezzi del cibo e il costo della vita a livelli record. Dei 181 milioni di bambini che vivono in povertà alimentare grave, il 65% risiede in 20 Paesi, circa 64 milioni sono in Asia del Sud e 59 milioni in Africa subsahariana.

«Nella Striscia di Gaza, mesi di combattimenti e restrizioni agli aiuti umanitari hanno fatto collassare i sistemi nutrizionali e sanitari, con conseguenze catastrofiche per i bambini e le famiglie. Cinque serie di dati raccolti tra dicembre 2023 e aprile 2024 hanno costantemente rilevato che 9 bambini su 10 nella Striscia di Gaza vivono in condizioni di grave povertà alimentare, sopravvivendo con due o meno gruppi di alimenti al giorno». Un altro Paese con un’alta percentuale di bambini che vive in condizioni di grave povertà alimentare (63%) è la Somalia, colpita da conflitti, siccità e inondazioni.

Altri dati rivelano che «circa la metà (46%) di tutti i casi di povertà alimentare grave dei bambini si verifica in famiglie povere, dove la povertà di reddito è probabilmente uno dei fattori principali, mentre il 54% - ovvero 97 milioni di bambini - vive in famiglie relativamente più ricche, tra le quali gli ambienti alimentari e le pratiche di alimentazione inadeguate sono i principali fattori di povertà alimentare nella prima infanzia».

Sebbene la situazione generale sia molto critica, il documento mette in luce anche i progressi compiuti da alcuni Paesi, come il Burkina Faso, che ha dimezzato la povertà alimentare grave dei bambini dal 67% nel 2010 al 32% nel 2021, e il Nepal, che l’ha ridotta dal 20% nel 2011 all’8% nel 2022.

Il rapporto è disponibile, in inglese, sul sito dell’Unicef, nella notizia dedicata.

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