Si sofferma sulla sicurezza e la formazione dei minorenni sul luogo di lavoro l’indagine avviata dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza nell’ambito del progetto Fase - Formazione sicura in età adolescenziale, un’iniziativa che ha preso il via il primo marzo scorso, a Torino, con il primo di una serie di incontri a cui ha partecipato la Garante Carla Garlatti. La ricerca è realizzata in collaborazione con l’Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali (Iprs) e il Censis.

«Quando si parla di lavoro minorile in genere il pensiero va all’impiego irregolare di bambini e ragazzi» ha affermato Garlatti. «È però importante, oltre a questo, verificare in pratica quanto siano rispettate le norme che riguardano l’inserimento dei minorenni in contesti lavorativi regolari e quanto le attività che svolgono siano in grado di accompagnarne lo sviluppo controllando i fattori di rischio».

Il progetto - articolato in tre fasi dedicate, rispettivamente, all’indagine sul lavoro minorile in Italia, a studi di caso e alla comunicazione e diffusione dei risultati – si propone tre obiettivi principali: raccogliere e analizzare i dati disponibili relativi ai minorenni che a vario titolo sono presenti in luoghi di lavoro e l’evoluzione nel tempo di questa presenza; approfondire la tipologia dei rischi a cui gli under 18 sono esposti nei contesti lavorativi e gli strumenti messi in campo per prevenirli; verificare il funzionamento del sistema della formazione per coloro che entrano nel mondo del lavoro da minorenni, regolarmente.

Le informazioni su Fase sono disponibili sul sito dell’Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali, nella pagina dedicata.

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