Il Pnrr e la povertà educativa, rapporto dell’Osservatorio #Conibambini

2022/12/23 Type of resource: Topics: Titles:
immagine di bambino che prende appunti a scuola per evocare il tema della povertà educativa

Le risorse mobilitate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per il potenziamento dei servizi di istruzione ammontano a 19,44 miliardi di euro, ai quali si aggiungono altri interventi trasversali alle diverse missioni. Finanziamenti che dovranno servire a ridurre le distanze con gli standard dell’Unione europea e a colmare i divari interni. Il nuovo rapporto dell’Osservatorio #Conibambini Il Pnrr e la povertà educativa analizza, in una trattazione organica, alcuni dei più significativi interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati al contrasto della povertà educativa, concentrandosi su tre aspetti chiave: asili nido, edilizia scolastica e riduzione dei divari educativi.

«Il Pnrr – si spiega nella presentazione del rapporto riguardo al primo aspetto preso in esame - destina 4,6 miliardi di euro per il piano asili nido e scuole dell’infanzia, con l’obiettivo di creare 264.480 nuovi posti per la fascia 0-6 anni. La parte più cospicua è assegnata attraverso un nuovo bando da 3 miliardi di euro, di cui 2,4 destinati agli asili nido. Le risorse del bando nidi intervengono su un’offerta oggi inferiore alla soglia Ue (27,2 posti ogni 100 bambini 0-2 anni nel 2020, a fronte del 33% previsto dall’obiettivo specifico) e con ampi divari territoriali. Tra Nord e Sud – sono tutti meridionali i territori sotto il 10% (Ragusa, Caltanissetta, Cosenza, Caserta) – ma anche tra città e aree interne. Se l’offerta nei comuni polo mediamente supera la soglia del 33%, nei comuni di cintura si attesta attorno al 25%, mentre in quelli periferici e ultraperiferici non raggiunge il 20%. E spesso sono proprio i territori più carenti di servizi a mostrare le maggiori difficoltà nel presentare progetti, in particolare nelle regioni meridionali».

Il secondo investimento su cui si sofferma la pubblicazione è il piano di sostituzione e riqualificazione energetica degli edifici scolastici. «Parliamo di 800 milioni di euro, successivamente innalzati a 1,19 miliardi. Anche se non è l’unica misura prevista per l’edilizia scolastica nei prossimi anni, è una delle più qualificanti e innovative. Avrà come target la costruzione di nuove scuole sostenibili (-50% di consumi) e di ambienti di apprendimento all’avanguardia. Oggi il 57,5 per cento degli edifici scolastici è dotato di accorgimenti per il risparmio energetico, con quote che superano l’80 per cento nelle province di Bergamo, Padova, Lecco, Sondrio e Vicenza. Invece non arrivano al 20% nei territori di Crotone, Trapani e Reggio Calabria. Il 42,4% delle risorse del piano è previsto per il Mezzogiorno. Va notato che, nonostante l’aumento di risorse disposto dal ministero, gli enti locali di 6 regioni restano comunque al di sotto dello stanziamento inizialmente previsto».

Il terzo aspetto analizzato nel documento è l’intervento straordinario per ridurre i divari territoriali nell’istruzione e la dispersione scolastica. Come si evidenzia nella presentazione, si tratta di 1,5 miliardi di euro, che dovranno servire anche a ridurre l’abbandono scolastico dal 12,7% attuale al 10,2% entro il 2026, migliorando i dati nelle regioni in cui è più elevato (in particolare nel Mezzogiorno, dove gli abbandoni sono più frequenti e gli apprendimenti inferiori). «Sono 3.198 gli istituti destinatari della prima tranche del piano: 500 milioni di euro di cui il 51,2% previsti per sud e isole. Un intervento di cui il gruppo di lavoro sulla dispersione nominato dal ministero ha segnalato diversi limiti, in particolare rispetto alla definizione dei fabbisogni e al coinvolgimento della comunità educante».

L’Osservatorio sulla povertà educativa #Conibambini nasce dalla collaborazione fra l’impresa sociale Con i Bambini e la Fondazione Openpolis per promuovere un dibattito sulla condizione dei minorenni in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte. L’obiettivo è aiutare il decisore a mettere in atto politiche a sostegno dei bambini e dei ragazzi che vivono in stato di disagio, attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti a disposizione di tutti coloro che a vario titolo si confrontano sul tema della povertà educativa minorile.

Il rapporto è disponibile sul sito di Con i Bambini, nella pagina dedicata, e sul sito di Openpolis, nella pagina dedicata.

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