Apprendimento a distanza, rapporto Unicef

2021/11/05 Type of resource: Topics: Titles:

Almeno 200 milioni di studenti vivono in 31 paesi a basso e medio reddito ancora impreparati per l’istruzione da remoto in caso di chiusure delle scuole per future emergenze. Tra questo gruppo di ragazzi, 102 milioni vivono in 14 paesi che hanno tenuto le scuole chiuse completamente o parzialmente per almeno metà della pandemia da Covid-19, escludendo molti giovani da qualsiasi tipo di istruzione. Il rapporto dell’Unicef Remote Learning Readiness Index (Indice di preparazione all’apprendimento a distanza) misura la preparazione dei paesi a garantire l’istruzione a distanza in risposta all’interruzione dell’apprendimento in presenza.

L’analisi si concentra su tre ambiti: la disponibilità di risorse a domicilio e i livelli di istruzione dei genitori; l’utilizzo di politiche e la formazione degli insegnanti; la preparazione del settore dell’istruzione alle emergenze.

Secondo quanto evidenziato dall’indagine, Benin, Burundi, Costa d’Avorio, Congo, Etiopia, Madagascar, Malawi, Niger e Togo sono fra i paesi con la maggiore necessità di miglioramento nel settore dell’istruzione.

«Il rapporto – si legge nel sito dell’Unicef - sottolinea le limitazioni dell’apprendimento da remoto e le diseguaglianze nell’accesso, ricordando che la situazione è probabilmente molto peggiore rispetto a quanto mostrano i dati disponibili. Al di là dei paesi valutati, i dati qualitativi rivelano che gli studenti hanno affrontato sfide con l’apprendimento da remoto a livello globale, anche nei paesi a reddito medio-alto e alto».

Dalla ricerca emerge, fra l’altro, che 31 paesi dei 67 analizzati non sono pronti a garantire l’apprendimento da remoto a tutti i livelli dell’istruzione, con gli studenti più colpiti in Africa Occidentale e Centrale; 17 paesi hanno una preparazione media e 19 paesi una preparazione oltre la media.

Il rapporto sottolinea che non si può sostituire l’apprendimento in presenza. «Tuttavia, le scuole resilienti con robusti sistemi di apprendimento a distanza, specialmente di apprendimento digitale, possono fornire un certo grado di istruzione durante la chiusura delle scuole in tempi di emergenza. Inoltre, una volta che le scuole riaprono, questi sistemi possono aiutare gli studenti a recuperare l’apprendimento perso».

La pubblicazione è disponibile sul sito dell’Unicef, nella notizia dedicata.

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