Coronavirus e aumento della povertà minorile, rapporto Unicef-Save the Children

2020/09/22 Type of resource: Topics: Titles:

Il numero di bambini che vivono in condizioni di povertà è salito a circa 1,2 miliardi a causa della pandemia di Covid-19. Il rapporto dell’Unicef e di Save the Children lanciato il 17 settembre scorso evidenzia un aumento del 15% del numero di minorenni che vivono in condizioni di privazione nei paesi a basso e medio reddito, ovvero di altri 150 milioni di bambini da quando il Coronavirus si è diffuso all’inizio di quest’anno.

L’indagine analizza la povertà multidimensionale dei più piccoli utilizzando dati sull’accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria, all’alloggio, alla nutrizione, ai servizi igienici e all’acqua provenienti da oltre 70 paesi.

Lo studio dipinge un quadro già terribile, ma l’Unicef avverte che la situazione probabilmente peggiorerà nei mesi a venire.

«Il rapporto – si legge nella presentazione - sottolinea come la povertà dei bambini sia molto più di un valore monetario. Sebbene le misure della povertà monetaria, come il reddito familiare, siano importanti, forniscono solo una visione parziale della difficile situazione dei bambini che vivono in povertà. Per comprendere appieno la portata della povertà dei bambini, tutte le potenziali privazioni devono essere analizzate direttamente. Ciò comporta anche la necessità di attuare politiche multisettoriali che affrontino la salute, l’istruzione, la nutrizione, l’acqua e le strutture igienico-sanitarie e le privazioni abitative per porre fine alla povertà multidimensionale».

Secondo i dati dell’indagine, «non solo ci sono più minorenni che vivono in condizioni di povertà rispetto a prima, ma anche i bambini più poveri diventano sempre più poveri». Alcuni potrebbero subire una o più privazioni e altri non subirne affatto, per cui il numero medio di privazioni subite per ogni bambino può essere un metro per valutare quanto siano poveri i più piccoli: «prima della pandemia, il numero medio di privazioni gravi per bambino era di circa 0,7. Ora si stima che sia aumentato del 15% fino a circa lo 0,85».