Essere ragazze e ragazzi nelle città riservatarie, i risultati della ricerca nel Quaderno 64

2019/06/26 Type of resource: Topics: Titles:

È online il Quaderno 64 del Centro nazionale. La pubblicazione, intitolata Essere ragazze e ragazzi nelle città riservatarie della legge 285/97: la voce dei protagonisti, riporta gli esiti di un’indagine campionaria sul benessere di preadolescenti e adolescenti promossa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con la collaborazione del Centro nazionale.
La ricerca, definita nel quadro delle attività nazionali del Tavolo di coordinamento tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le quindici città riservatarie del Fondo infanzia adolescenza di cui alla legge 285/1997, si è proposta vari obiettivi: integrare le conoscenze attuali sulla condizione di vita di preadolescenti e adolescenti; raccogliere informazioni utili a suggerire indicazioni per innovare le attività progettuali rivolte alla fascia di età preadolescenziale e adolescenziale; acquisire informazioni e conoscenze per integrare la mappa degli indicatori di benessere a livello nazionale e locale; promuovere il diritto alla partecipazione e all’ascolto dei minorenni come previsto dalla Convenzione sui diritti del fanciullo.
Complessivamente sono state coinvolte circa 200 scuole di primo e secondo grado delle quindici città riservatarie (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma,  Napoli, Bari, Taranto, Brindisi, Reggio Calabria, Catania, Palermo, Cagliari) per un totale di oltre 11.000 studenti, con un tasso di copertura rispetto al campione teorico del 77% nelle scuole secondarie di primo grado e del 73% nelle scuole secondarie di secondo grado.
I ragazzi hanno avuto la possibilità di aprirsi e di aprire al mondo degli adulti e delle istituzioni una finestra su aspetti molto importanti e spesso poco conosciuti che riguardano la loro vita: come si muovono all’interno della famiglia e del gruppo dei pari; le esperienze associative, aggregative e di  fruizione culturale; le abitudini di consumo; la percezione di se stessi; la valutazione dell’esperienza scolastica; il rapporto con i nuovi social network; la fiducia nelle istituzioni; la soddisfazione rispetto alla loro qualità di vita; il giudizio sulla società e la percezione dei mutamenti in corso; il gradimento sui servizi offerti dal territorio e l’indicazione di quelli desiderati.