In questo numero

N. 1/2016

Proposte di lettura

Focus internazionale

I nostri antenati

 

Le proposte di lettura di questo nuovo numero della Rassegna bibliografica 1/2016 offrono molteplici spunti di riflessione sulle diverse tematiche riguardanti il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.

Nell’ambito di approfondimento sulle FAMIGLIE, il libro a cura di Fabio Corbisiero e Rosa Parisi, Famiglia, omosessualità, genitorialità (PM, 2016) propone una riflessione sul rapporto tra sesso, genere, sessualità, famiglia e genitorialità, affrontando il tema della pluralità delle forme familiari e dell’educazione alle differenze. Una ricerca sulle coppie miste nelle Marche (Isabella Crespi, Educazione, differenze di genere e modelli culturali: una ricerca sulle famiglie miste, F. Angeli, 2015), ha analizzato le modalità con cui i partner membri di queste unioni riescono a mediare le differenze culturali, le rispettive tradizioni familiari, gli stili educativi. Sui figli di genitori emigrati che rimangono nel Paese di origine e sulle implicazioni rispetto al loro benessere indaga, invece, il contributo di Antonella Balestra e Alessandra Cipolla, Le famiglie transnazionali tra vincoli e opportunità (Fondazione Ismu, 2016). Sempre nell’ambito dell’immigrazione, l’articolo di Francesco Della Puppa, Il ricongiungimento familiare in Europa e in Italia (in «Autonomie locali e servizi sociali», n. 2, 2015), analizza la costruzione, da un punto di vista sociogiuridico, della famiglia ricongiunta o ricongiungibile nel contesto europeo e italiano al fine di comprendere appieno gli effetti delle politiche comunitarie sulla legislazione nazionale e sulle strutture familiari.

Per quanto riguarda gli interventi di sostegno alla genitorialità, si segnala il libro a cura di Furio Lambruschi e Francesca Lionetti, La genitorialità: strumenti di valutazione e interventi di sostegno (Carocci, 2015) e quello di Renata Tambelli e Barbara Volpi, Family home visiting (Il mulino, 2015) che hanno entrambi il merito di focalizzare l’attenzione sugli interventi precoci nella prima infanzia nel loro duplice ruolo di sostegno alla genitorialità e di promozione della salute del bambino e dell’intero nucleo familiare. Di genitorialità si parla ancora nel libro di Greta Bellando, Un'altra immagine di me: adulti adottati oggi genitori (ETS, 2015), che presenta un percorso di narrazione sulla genitorialità di padri e madri adottati.

Nell’ambito dell’assistenza materno infantile si colloca l’articolo di Pamela Pasian, La doula: l'emergere di una professione (in «Autonomie locali e servizi sociali», n. 2, 2015), che descrive la professionista come una donna esperta di parto che fornisce sostegno fisico, emotivo e informativo alla madre prima, durante e immediatamente dopo il parto.

Nell’ambito dei DIRITTI il tema della continuità affettiva è al centro del libro Mamme dentro: figli di donne recluse di Carla Forcolin (F. Angeli, 2016) che affronta la realtà dei bambini che nascono in carcere da madre detenuta o che condividono con lei la cella, non avendo altro posto dove crescere.

Sui diritti e i bisogni dei bambini e adolescenti fuori famiglia si presenta l’articolo di Giuseppe Moro e Rosalinda Cassibba, Bisogni e diritti dei minori ospiti in una struttura residenziale: il punto di vista dei bambini (in «Autonomie locali e servizi sociali», n. 2, 2015) che riporta gli esiti di una ricerca che ha coinvolto alcuni ragazzi accolti nei Villaggi SOS italiani.

Il principio del miglior interesse del minore è affrontato nel libro di Elisabetta Lamarque, Prima i bambini: il principio dei best interests of the child nella prospettiva costituzionale (F. Angeli, 2016) sia dal punto di vista culturale si in termini di vincolo giuridico. Rimanendo nell’ambito dei diritti, il nono rapporto di monitoraggio della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Gruppo di lavoro CRC (I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia, Gruppo CRC, 2016) offre un’analisi puntuale su quanto è stato fatto e quanto rimane ancora da fare per una concreta attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti in Italia.

Di povertà educativa si tratta, invece, nel rapporto di ricerca di Save the Children, Liberare i bambini dalla povertà educativa: a che punto siamo?(Save the Children Italia, 2016) che indica gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 per eliminare le disuguaglianze e fa il punto della situazione a livello regionale.

Sull’importanza del nido d’infanzia come servizio educativo con effetti positivi sul lungo periodo, il libro di Valerio Belotti, I bambini tra cittadinanza e investimento: partecipazione al nido d'infanzia ed effetti di lungo periodo (Cleup, 2016), presenta i risultati di un’indagine e una rassegna di studi.

Il tema della devianza in adolescenza è indagato nel libro a cura di Maria Claudia Biscione e Marco Pingitore, L'intervento con gli adolescenti devianti: teorie e strumenti (F. Angeli, 2015) che propone spunti di riflessione su un piano teorico e strumenti di intervento in gruppo e nel colloquio individuale.

Sul bullismo discriminatorio, l’articolo di Simona C.S. Caravita, Essere immigrati come fattore di rischio per la vittimizzazione nel bullismo (in «Maltrattamento e abuso all'infanzia», n. 1, 2016), indaga le caratteristiche individuali e i processi di gruppo del fenomeno rivolto contro bambini e ragazzi immigrati nelle scuole italiane.

Sul versante della SCUOLA, il rapporto annuale del MIUR, Alunni con cittadinanza non italiana: rapporto nazionale a.s. 2014/2015 (Ismu, 2016), analizza la popolazione scolastica con cittadinanza non italiana, e si concentra soprattutto sulla sua distribuzione nelle diverse regioni e su eventuali differenze nei processi di apprendimento.

Per gli insegnanti che si occupano di integrazione scolastica e inclusione il libro di Luigi d'Alonzo, Fabio Bocci e Stefania Pinnelli, Didattica speciale per l'inclusione (La scuola, 2015) rappresenta un utile strumento operativo che indaga sugli aspetti centrali della didattica speciale (programmazione curricolare, valutazione delle abilità, attivazione della "risorsa compagni", impiego delle nuove tecnologie…).

Nella prospettiva di un’educazione cooperativa, l’articolo di Stefania Lamberti, Cooperative learning: una metodologia per tutti (in «Cittadini in crescita», 3, 2014), fornisce un approfondimento della metodologia utile per l'inclusione di tutte le differenze

Sul disagio scolastico nella scuola primaria riflette, invece, l’articolo di Vincenzo Ricciotti e Adriana Dondona, Il mal d'apprendere e il malessere a scuola (in «Interazioni», n. 1, 2016/43).

Un nuovo modello di educazione alla salute basato sui metodi dell’educazione socioaffettiva e sul concetto di life skills è al centro dell’articolo di Alberto Pellai, L'educazione alla salute nella scuola: come è cambiata la prevenzione in età evolutiva (in «Psicologia contemporanea», n. 256, 2016). Sempre nello stesso ambito, il nucleo monotematico Emozionando(si) educa (in «Pedagogika.it» n. 2, 2016) affronta il tema della socializzazione emozionale come competenza fondamentale per riuscire a comprendere e gestire i propri vissuti emotivi.

Al fine di sensibilizzare i giovani studenti a un uso consapevole del web e dei social, il libro di Roberta Bisi, Geo Ceccaroli, Raffaella Sette, Il tuo web: adolescenti e social network (CEDAM, 2016) presenta i dati di una ricerca socio-criminologica condotta in Emilia-Romagna su oltre 10mila studenti di età compresa tra i 12 e i 16 anni.

In ambito delle POLITICHE SOCIALI, l’articolo di Marco Carradore, Sistemi di protezione sociale regionali in Italia: riflessioni su alcune classificazioni (in «Autonomie locali e servizi sociali», n. 2, 2015), analizza il sistema di assistenza sociale italiano regionale sulla base di alcune classificazioni, elaborate da vari studiosi nel corso degli anni.

Il libro a cura di Michela Minesso, Welfare, donne e giovani in Italia e in Europa nei secoli XIX-XX (F. Angeli, 2015), presenta gli atti dell’omonimo congresso e ripercorre le tappe di costruzione del moderno stato sociale illustrando le politiche sociali rivolte a donne e minori, in Italia e in Europa, dalla fine dell’800 agli anni Settanta del ʼ900.

 

Nel focus internazionale, il rapporto a cura di Erika Bernacchi, Ayana Fabris e Marco Zelano, Studio multi-paese sui drivers della violenza all’infanzia: rapporto Italia (Istituto degli Innocenti, 2016), ha l’obiettivo di analizzare i fattori di rischio di abuso e maltrattamento all’infanzia nel contesto italiano, evidenziando anche le azioni di prevenzione attuate. Lo studio – coordinato da Unicef Innocenti Office of Research – si colloca all’interno di un progetto di ricerca più ampio che ha coinvolto, oltre l’Italia, lo Zimbabwe, il Vietnam e il Perù, paesi selezionati perché impegnati nel campo della prevenzione della violenza, ma anche per la diversità geografica, sociale ed economica, così come per la presenza di data set quantitativi sulla violenza all’infanzia.

 

Negli Antenati, il libro Televisione e immagine del mondo nella prima infanzia di Sabino S. Acquaviva, Italo De Sandre e Giovanni Sarpellon (ERI, 1976) affronta lo studio della famiglia nella società industriale e i cambiamenti causati dall’influenza su di essa dei mezzi di comunicazione di massa, nello specifico della televisione, e dei complessi rapporti tra questa e il bambino e fra il bambino e i genitori.