Legge 285, i progetti del 2014 nel Quaderno 62

2017/03/16 Type of resource: Topics: Titles:

È online la Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 285/1997 per l'anno 2014, pubblicata nel Quaderno 62 del Centro nazionale.
La pubblicazione, curata dall'Istituto degli Innocenti, è suddivisa in tre capitoli.
Il primo presenta un'analisi dei progetti realizzati dalle quindici città con le risorse finanziarie del fondo istituito dalla legge 285, messe a disposizione per il 2014. I primi due paragrafi illustrano, rispettivamente, le attività del Tavolo di coordinamento delle città riservatarie e la progettazione nel 2014, mentre il terzo riporta le schede sintetiche delle città riservatarie.
Nella premessa del paragrafo dedicato alla progettazione si spiega che «nella sostanziale continuità delle informazioni richieste nel format di rilevazione annuale sono stati introdotti per il 2014 due ulteriori elementi informativi che permettono di allargare il ragionamento sull'attuazione della progettualità e di precisare meglio le direttrici di sviluppo delle politiche territoriali intraprese». Il primo elemento informativo riguarda l'esplicitazione dell'articolato della legge, mentre il secondo, che rappresenta il principale fattore di innovazione, riguarda l'indicazione puntuale per ciascun progetto degli interventi e dei servizi posti in essere per la sua realizzazione e la possibilità di indicare la percentuale del finanziamento complessivo del progetto che ciascun intervento/servizio impegna.
Il secondo capitolo è dedicato a due approfondimenti tematici realizzati nel corso della seconda parte dell'anno 2015 e nell'avvio del 2016. L'obiettivo del primo approfondimento è stato quello di fare il punto sullo stato dell'arte degli indicatori utilizzati per narrare le condizioni di vita e di benessere dei bambini e dei ragazzi nelle città riservatarie. Il secondo approfondimento, invece, ha proposto un primo ragionamento sui principali centri di costo dell'accoglienza dei bambini e dei ragazzi in affidamento familiare e nei servizi residenziali delle stesse città.
Il terzo capitolo, infine, dà conto dei risultati di due progetti sperimentali finanziati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che coinvolgono le città riservatarie: Pippi, Programma di intervento per la prevenzione dell'istituzionalizzazione, e il Progetto nazionale per l'inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti. (bg)