L'adozione urgente di un piano d'azione europeo per i minori migranti, tutele rafforzate per i bambini nella legislazione in tema di asilo, maggiori finanziamenti per i sistemi nazionali di protezione dei minori: sono alcune delle azioni prioritarie per proteggere i bambini migranti e rifugiati individuate dall'Unicef e da altre agenzie di tutela dei diritti dei bambini nell'appello lanciato il 29 novembre scorso, in occasione del Decimo Forum Europeo sui diritti dei minori, che si è svolto a Bruxelles dal 28 al 30 novembre.
«Le Istituzioni europee e gli Stati Membri devono fare di più per proteggere i bambini rifugiati e migranti», sostengono le 78 agenzie che hanno firmato la dichiarazione.
«La crisi migratoria europea entrerà presto nel suo terzo anno, i bambini saranno sempre più numerosi e l'impatto sulle loro vite sarà ancora più tragico. Fra gennaio 2015 e settembre 2016, più di 664.500 bambini hanno richiesto asilo in Europa; quest'anno, in Italia, su 10 minori arrivati, 9 erano non accompagnati; in Grecia per 23.000 bambini il futuro continua a rimanere in bilico, così come il loro accesso all'istruzione. Si stima che, solo quest'anno, più di 700 i bambini siano morti in mare nel tentativo di raggiungere l'Europa. La scorsa settimana, un bambino di sei anni è morto in un incendio nel campo Moria sull'isola greca di Lesbo», si legge nel comunicato stampa diffuso dall'Unicef.
L'Unicef e Save the children evidenziano la loro forte preoccupazione per il fallimento delle azioni di tutela dei minori. «In questo modo», spiegano le organizzazioni, «i bambini sono esposti ancora di più a rischi. Si è fatto troppo poco per rispondere ai particolari bisogni di questi minorenni. I bambini in Svezia, per esempio, rimangono spesso fino a un anno in attesa dell'udienza per la loro richiesta d'asilo. I bambini bloccati in Grecia, in media, sono rimasti fuori dal percorso scolastico per 20 mesi. Sono tanti coloro che devono aspettare oltre un anno per raggiungere i membri della propria famiglia in altri stati dell'UE».
Rivolgendosi al Forum, le associazioni per la tutela dei diritti dei bambini invitano a intraprendere azioni concrete, a definire una leadership, dedicare risorse economiche pubbliche e concordare quadri strategici che definiscano gli obiettivi e misurino i progressi, ricordando che i bambini non si proteggono da soli.
Il Forum - organizzato dalla Commissione europea e dedicato, in maniera specifica, al tema della protezione dei minori migranti – ha riunito operatori che si occupano di tutela dell'infanzia, asilo e migrazione, e organizzazioni non governative, per creare collegamenti più stretti tra tutti i soggetti coinvolti a tutti i livelli e migliorare il modo in cui i minori sono trattati durante le procedure di migrazione.
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