Indice del benessere dei bambini di Save the children: Italia all'ottavo posto

2016/07/27 Type of resource: Topics: Titles:

Nel nuovo Indice del benessere dei bambini di Save the Children, contenuto nel rapporto Economic Playgrounds 2016, l'Italia si posiziona all'ottavo posto della classifica dei Paesi del G20. Dalla fotografia scattata dal rapporto emergono segnali negativi, ma anche buone notizie.
L'Indice si basa su otto indicatori chiave che hanno un impatto decisivo sulla vita dei minori nei Paesi del G20, che insieme rappresentano l'85% dell'economia globale: salute, educazione, uguaglianza di genere, reddito, sicurezza, occupazione, infrastrutture e ambiente.
Come nella precedente edizione dell'Indice, realizzata nel 2014, la Germania si conferma al primo posto della classifica, conquistando il primato nelle aree dell'uguaglianza di genere, del lavoro e del reddito. Seguono Francia e Giappone, che conquista una posizione rispetto alla precedente edizione, mentre il Regno Unito si attesta in sesta posizione. L'India è il fanalino di coda, preceduta da Sudafrica e Brasile.
L'Italia registra risultati negativi soprattutto nella sfera del lavoro, dell'educazione e del reddito. Riguardo all'occupazione, il nostro Paese è terzultimo in graduatoria, meglio solo di Sudafrica e India. A destare preoccupazione è soprattutto il tasso di disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni di età), che nel nostro Paese è del 44,1%, inferiore solo a quello del Sudafrica (52,6%).
Per quanto riguarda l'educazione, l'Italia occupa solo l'undicesimo posto, mentre ai primi tre posti della classifica si trovano Canada, Germania e Repubblica di Corea. Nel nostro Paese il reddito pro capite risulta inferiore rispetto alla media degli altri Paesi ricchi (circa 32 mila euro, contro i 50 mila negli Stati Uniti, 43 mila in Australia e 42 mila in Germania).
Preoccupanti anche i dati sulla salute: i bambini italiani tra 0 e 19 anni obesi o in sovrappeso rappresentano il 26,9% del totale, una percentuale che va oltre la media dei Paesi ricchi, con Francia e Germania che registrano rispettivamente il 18,1% e il 20,1%.
L'Indice evidenzia, invece, segnali positivi in altri ambiti: l'uguaglianza di genere, la mortalità infantile e i livelli di emissioni di CO2.
In tema di uguaglianza di genere, l'Italia si aggiudica il secondo posto in graduatoria, dietro solo ai tedeschi. Un risultato che deriva dalla combinazione dei bassi tassi di mortalità materna, del numero di donne che siedono in Parlamento e del lieve divario tra maschi e femmine nell'accesso alla scuola secondaria e al lavoro.
In Italia si registra il terzo livello più basso di mortalità infantile (3,5). I livelli più alti si riscontrano in India, Sudafrica, Indonesia, Brasile e Arabia Saudita.
Nel nostro Paese i livelli di emissioni di CO2 sono inferiori alla media dei Paesi ad alto reddito (6,7 milioni di tonnellate, contro 18,1 in Arabia Saudita, 17 negli Usa e 16,5 in Australia).