Minori fuori famiglia, il quadro aggiornato

Quanti sono i minori accolti nelle famiglie affidatarie e nelle comunità? Quali le loro caratteristiche? Il recente rapporto del Centro nazionale sugli affidamenti familiari e i collocamenti in comunità, pubblicato nel numero 26 della collana del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Quaderni della ricerca sociale, traccia un quadro del fenomeno aggiornato al 31 dicembre 2011.

Il rapporto, curato da Enrico Moretti ed Elisa Gaballo dell'Istituto degli Innocenti di Firenze, rivela che al 31 dicembre 2011 i bambini e i ragazzi di 0-17 anni accolti nelle famiglie affidatarie e nelle comunità sono 29.388 (dato in linea con quello emerso nella rilevazione campionaria del Centro nazionale presentata l'anno scorso, che alla data del 31 dicembre 2010 contava 29.309 minori accolti).

I minori in affido risultano 14.397 e i bambini e gli adolescenti accolti nei servizi residenziali 14.991: l'indagine conferma, dunque, «la sostanziale equa distribuzione delle accoglienze tra affidamento e servizi residenziali», messa in evidenza sia dai precedenti monitoraggi sia dalla rilevazione campionaria citata sopra.

Queste le caratteristiche del fenomeno esaminate nel rapporto, intitolato Affidamenti familiari e collocamenti in comunità al 31/12/2011: età e genere dei minori accolti; presenza di bambini e adolescenti stranieri; natura e tipologia dell'accoglienza (giudiziale o consensuale); provenienza e inserimento dei minori accolti (regione o fuori regione); limitatamente all'affido, periodo e durata dell'accoglienza; limitatamente ai servizi residenziali, l'accoglienza di ragazzi di 18-21 anni già in carico nella minore età e la composizione della rete dei servizi distinti secondo la tipologia.

I dati sui minori accolti in affido evidenziano, fra le altre cose, che questa esperienza «riguarda proporzionalmente più la fascia d'età adolescenziale che quella infantile» e che l'incidenza dei minori stranieri è cresciuta, nel tempo, in maniera significativa, «al punto da rappresentare il 17 per cento del totale».

Dalla lettura dei dati sui minori accolti nelle comunità emerge la varietà di offerta di servizi sul territorio, elemento «non trascurabile se si considera che laddove è maggiormente differenziata e ampia l'offerta maggiore è presumibilmente la possibilità per i servizi di individuare risposte adeguate allo specifico caso di accoglienza che è necessario affrontare».

I minori accolti nei servizi sono prevalentemente adolescenti e maschi (la componente maschile si attesta intorno al 60 per cento degli accolti). Ma «l'elemento di maggior peso nella descrizione del profilo degli accolti nei servizi residenziali è costituito dalla presenza straniera»: circa un bambino su tre accolto in queste strutture al 31 dicembre 2011 è di cittadinanza straniera.

La presenza consistente di minori stranieri nelle comunità, si spiega nel rapporto, è frutto anche dell'elevato numero di minori stranieri non accompagnati che trova accoglienza quasi esclusivamente nei servizi residenziali.

Il monitoraggio è stato realizzato in stretto raccordo con le regioni e le province autonome. (bg)