Linee di indirizzo per l'affido, al via la formazione degli operatori

2013/06/20 Type of resource: Topics: Titles:

Le Linee di indirizzo per l'affidamento familiare, approvate il 25 ottobre 2012 dalla Conferenza Unificata (sede congiunta della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Stato-Città e autonomie locali), contengono raccomandazioni finalizzate a promuovere e sostenere l'affidamento come modalità di tutela e protezione del bambino. Il documento rappresenta la sintesi di un lavoro pluriennale avviato con il progetto nazionale Un percorso nell'affido, attivato nel 2008 dall'allora Ministero della solidarietà sociale. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha programmato un'attività sperimentale di monitoraggio dell'applicazione delle Linee di indirizzo, che coinvolge il Consorzio Monviso Solidale e nove comuni: Genova, Trieste, Milano, Alatri, Jesi, Firenze, Caltanissetta, Salerno e Bari.

Oggi, a Roma, si tiene la prima giornata di informazione e formazione sui contenuti chiave del documento e sui contenuti, il metodo e gli strumenti di lavoro del monitoraggio, rivolta agli operatori dei servizi sociali competenti per l'affido del Consorzio e dei comuni che partecipano alla sperimentazione.

L'incontro Applicazione e monitoraggio delle Linee di indirizzo per l'affidamento familiare - organizzato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dalla Cabina di regia di Un percorso nell'affido, composta da rappresentanti del Ministero, del Dipartimento per le politiche della famiglia, del Coordinamento nazionale servizi affido e di altre realtà – si aprirà con i saluti di Caterina Cittadino, capo del Dipartimento e l'intervento di Maria Cecilia Guerra, viceministro al lavoro e alle politiche sociali. A seguire, i contributi di Raffaele Tangorra, direttore generale per l'inclusione e le politiche sociali del Ministero, che si soffermerà sulle politiche nazionali per la promozione dell'affidamento familiare, di Liana Burlando, del Comune di Genova, e di altri esperti.

Il pomeriggio, invece, sarà dedicato alla presentazione dei contenuti, del metodo e degli strumenti di lavoro del monitoraggio e prevede interventi di Paola Milani, Ombretta Zanon e Claudia Carbonin, del Laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare dell'Università di Padova, che curerà il monitoraggio, volto a evidenziare punti di forza e criticità delle Linee di indirizzo.

A margine dell'incontro abbiamo rivolto qualche domanda ad Adriana Ciampa, dirigente della Divisione III - Politiche per l'infanzia e l'adolescenza del Ministero, sui temi affrontati nel corso della giornata.

A chi si rivolgono le Linee di indirizzo e qual è il loro obiettivo?

Il progetto Un percorso nell'affido ha visto il coinvolgimento dei molti attori protagonisti dell'affido: i responsabili delle politiche ai diversi livelli di governo, gli operatori dei servizi, il privato sociale. Si è trattato di un percorso articolato e complesso partito dai territori, che ha permesso la realizzazione di una mappatura nazionale delle realtà operanti nell'affidamento, in fase di continua implementazione, e di eventi di formazione e di scambi di esperienza che hanno registrato un'ampia partecipazione di operatori dei servizi e associazioni, finalizzati a favorire la conoscenza e la costruzione di reti di comunicazione e collaborazione stabili e durature. Le Linee di indirizzo, inserite nel progetto, mettono a sistema il ricco bagaglio di esperienze, riflessioni e strumenti acquisiti durante i seminari realizzati nell'ambito di Un percorso nell'affido, unitamente alle competenze messe in campo da tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, assumendo una caratterizzazione forte e strutturata grazie ai contenuti espressi, alla legittimazione e all'ampio riconoscimento interistituzionale. Il documento è un potente strumento di orientamento nazionale delle pratiche dei territori, cui non solo gli amministratori possono far riferimento, ma anche i cittadini.

Le Linee di indirizzo rappresentano l'avvio di una metodologia di lavoro che sarà utilizzata anche in altri ambiti inerenti i minori?

L'esperienza che abbiamo fatto con le Linee di indirizzo costituisce un importante precedente, che potrà essere sperimentato anche in altri settori, nel percorso orientato a trovare potenti strumenti di orientamento nazionale, condivisi ovviamente con le amministrazioni decentrate, a cui si possa fare riferimento anche per mettere a frutto buone pratiche. Abbiamo dunque raggiunto un primo fondamentale obiettivo, al quale ne seguiranno altri, tra cui, oltre al monitoraggio dell'attuazione delle Linee di indirizzo nei dieci territori coinvolti nella sperimentazione, la redazione del Sussidiario per l'affidamento familiare.

Qual è la finalità del Sussidiario?

Il Sussidiario è uno dei principali strumenti a supporto della sperimentazione, una guida operativa rivolta agli operatori del pubblico e del privato sociale e alle reti/associazioni di famiglie affidatarie oltre a tutti coloro che, a diverso titolo, si occupano di affidamento familiare. Il documento estende, amplia e sostiene i concetti e gli orientamenti espressi nelle Linee di indirizzo.

(Barbara Guastella)

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