Sempre più lettori tra i giovani

2012/05/29

Diminuisce, in generale, il numero dei lettori, mentre i più giovani – soprattutto nella fascia d'età compresa tra gli undici e i quattordici anni – si confermano i più interessati alla lettura. Lo rivela il recente rapporto dell'Istat La produzione e la lettura di libri in Italia, che riporta dati relativi al 2010 e al 2011.

L'analisi in serie storica mostra una tendenza all'aumento del numero di persone di almeno 6 anni che nel tempo libero leggono libri per motivi non strettamente scolastici o professionali. Nel 2011, invece, i lettori di libri diminuiscono, passando dal 46,8 per cento del 2010 al 45,3 per cento. A leggere di più sono i giovanissimi: il 60,5 per cento dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni e ben il 62 per cento degli 11-14enni. Va detto, però, che non si tratta di lettori assidui, ma di ragazzi che hanno letto almeno un libro nel tempo libero nei 12 mesi precedenti l'intervista. I dati, inoltre, rivelano che le donne leggono più degli uomini. Le differenze di genere, presenti in tutte le fasce d'età, sono molto spiccate tra i 15 e i 17 anni. In questo periodo della vita le ragazze che leggono sono il 73,2 per cento, mentre i ragazzi il 44,5 per cento.

Ma quali sono i fattori che influenzano maggiormente i giovani lettori? Secondo quanto emerge dal rapporto incide il fatto di vivere con genitori che leggono libri. Tra i ragazzi di 6-14 anni, infatti, legge il 72 per cento di chi ha padre e madre lettori e solo il 39,2 per cento di quelli che hanno entrambi i genitori non lettori. Un altro elemento determinante è la presenza di libri in casa: se in media il 56,3 per cento dei bambini e ragazzi di 6-14 anni dichiara di aver letto almeno un libro, tale quota raggiunge il 75,1 per cento nel caso in cui in casa siano presenti più di 200 libri, mentre la percentuale scende al 20,8 per cento se in casa non ce ne sono affatto.

Il rapporto definisce “lettori deboli” coloro che hanno letto al massimo tre libri nei 12 mesi precedenti l'intervista e “lettori forti” le persone che hanno letto 12 o più libri nello stesso arco temporale. Sfogliando il documento, si apprende che i lettori di libri si confermano fondamentalmente deboli: il 45,6 per cento ha letto fino a tre libri nell'ultimo anno, mentre solo il 13,8 per cento ne ha letti 12 o più. Le quote più alte di lettori deboli si registrano tra i maschi, i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 10 anni, le persone con 75 anni e più, le persone che hanno la licenza media o titolo di studio inferiore, gli operai, le persone in cerca di prima occupazione e casalinghe e i residenti nel Sud.

Interessanti i dati sul rapporto tra internet e lettura. Per chi usa il computer, il web e gli acquisti on line possono rappresentare un modo per avvicinarsi alla lettura: «su dieci persone di 16-74 anni che hanno acquistato o ordinato prodotti o servizi su internet e non dispongono di alcun libro in famiglia, almeno una ha acquistato libri, giornali o riviste on line», si legge nel documento. Il ricorso alla rete per acquisire informazioni, inoltre, «è tanto più frequente tra i giovani quanto più si legge, indice di una possibile complementarietà tra media tradizionali e innovativi di informazione e conoscenza».

Il rapporto analizza anche la produzione di libri. I dati – relativi al 2010 - confermano, fra le altre cose, la crescita sostenuta delle opere per ragazzi, che salgono del 13,7 per cento per numero di titoli e del 12,6 per cento per tiratura. In crisi, invece, la produzione dell'editoria scolastica. (bg)

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