On line il sito web del Tavolo nazionale affido

2012/03/07

Dal primo gennaio 2012 il Tavolo nazionale affido, “spazio di lavoro” e confronto tra le associazioni nazionali e regionali di famiglie affidatarie, ha un suo sito web. Il sito raccoglie informazioni e documenti sui temi dell'affido e sulle attività del Tavolo, ma ci sono anche spazi riservati agli eventi, alla normativa e agli studi sull'argomento.

Il progetto è frutto del lavoro svolto nel corso del 2011 dalle associazioni che fanno parte del Tavolo, con l'intento di dare visibilità alle iniziative promosse dal gruppo e a tutte le notizie che riguardano il mondo dell'affidamento familiare.

Il sito è suddiviso in due sezioni centrali, una dedicata alle attività del Tavolo e l'altra alla documentazione e all'approfondimento sui temi dell'affido. Dalla home page si accede inoltre all'elenco dei gruppi di famiglie affidatarie, che a breve sarà aggiornato con indirizzi e contatti, proprio per favorire il confronto, lo scambio e il lavoro condiviso tra le associazioni e le reti, nazionali e regionali, di famiglie affidatarie.

Al Tavolo partecipano associazioni e altre realtà impegnate da anni in percorsi di riflessione comune sulla tutela del diritto dei minori alla famiglia: Aibi, Anfaa, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione Famiglie per l'accoglienza, Cam, Batya, Cnca, Coordinamento affido Roma, Coremi – Fvg, Progetto famiglia e Ubi minor. La “base comune” di riferimento del loro lavoro è costituita dal documento 10 punti per rilanciare l'affidamento familiare in Italia, elaborato nell'autunno del 2010 e presentato in occasione della Conferenza nazionale della famiglia tenutasi a Milano dall'8 al 10 novembre 2010.

Tre gli obiettivi del Tavolo. Il primo è quello di sviluppare riflessioni condivise su questioni di rilevanza nazionale in materia di affidamento familiare e tutela del diritto dei minori alla famiglia, valorizzare le buone pratiche e favorire percorsi di raccordo e di azione comune, specie nel dialogo con le varie istituzioni nazionali. Il secondo è approfondire il confronto con le singole regioni sui processi di regolamentazione e di promozione delle politiche in materia di affidamento familiare, mentre il terzo obiettivo è quello di favorire «percorsi di incontro, confronto e visibilità» per tutte le associazioni e le reti di famiglie affidatarie del nostro Paese e agevolare l'accesso alle informazioni da parte di queste ultime. (bg)