Cittadinanza, una "finestra per i diritti"

2012/02/07

Permettere ai neo diciottenni di origine straniera nati in Italia di chiedere la cittadinanza italiana: è l’obiettivo della campagna informativa 18 anni in Comune promossa a ottobre dall’Anci e dalla Rete G2 che, a Milano, ha iniziato a dare i primi frutti.

In queste ultime settimane il tema della cittadinanza per i giovani stranieri nati in Italia è tornato alla ribalta grazie ad un batti e ribatti di dichiarazioni sulla riforma dell'acquisizione del diritto di cittadinanza, reclamata a gran voce dalle associazioni delle seconde generazioni e auspicata in diverse occasioni anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Come è ben noto, infatti, la nostra legislazione ora prevede il cosiddetto ius sanguinis, cioè la trasmissione della cittadinanza da due genitori entrambi cittadini. Da tempo i giovani stranieri, associazioni e organizzazioni del terzo settore che sostengono queste richieste chiedono invece il passaggio allo ius soli, cioè l'acquisizione della cittadinanza dello stato in cui si è nati.

Nel frattempo, però, i neo diciottenni di origine straniera nati in Italia godono di una “finestra” temporale nella quale chiedere la cittadinanza italiana. È garantita dall'articolo, comma 2 della legge 91 del 1992, che recita: “Lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data”. Tutto ciò che si deve fare è andare al Comune con l’atto di nascita, il certificato di residenza e una documentazione ufficiale che dimostri la permanenza in Italia senza interruzioni di residenza legale (certificati scolastici, di vaccinazione, ecc). Accertata l’idoneità, sarà necessario un versamento di 200 euro al Ministero dell’Interno.

Nei mesi scorsi, per diffondere  tra le seconde generazioni una più ampia conoscenza di questa opportunità, l'Anci ha avviato una campagna rivolta ai sindaci dei comuni italiani affinchè adottino iniziative di comunicazione adeguate. È stata battezzata 18 anni in Comune e ha visto l'adesione di diverse centinaia di enti locali sparsi su tutto il territorio nazionale.

«L’acquisto della cittadinanza e con essa della completa titolarità di diritti e doveri costituisce un passaggio chiave nel percorso verso la piena integrazione – si legge nella lettera inviata dall'Anci ai primi cittadini - Ciò vale in particolare per i ragazzi nati e cresciuti in Italia, nostri concittadini di fatto ma non di diritto». Un opuscolo disponibile on line spiega ai neo maggiorenni quali passi compiere per vedere riconosciuto il loro diritto di diventare italiani.

Alla campagna dell'Anci hanno aderito finora 319 enti locali. In molti casi, personalizzando con successo l'iniziativa. È successo a Milano, una delle città italiane con la più alta concentrazione di stranieri, che ha avviato Una finestra sui tuoi diritti, una campagna che ha fatto aumentare del 39,1% le concessioni di cittadinanza da parte dei neo maggiorenni stranieri. Nel 2009 sono state concesse 267 nuove cittadinanze, nel 2010 ne sono state concesse 329 su 482 aventi diritto, nel 2011 458 su 479. Nel 2012 le lettere informative ai ragazzi saranno 642. I nuovi italiani del 2011 sono prevalentemente filippini, egiziani, cinesi e peruviani.

È stato anche attivato un indirizzo e-mail (unafinestrasuidiritti@comune.milano.it) a disposizione per dubbi, riflessioni ed esperienze personali. Per ulteriori informazioni si può chiamare al numero 02.02.02. (mf)

Foto: crediti.