Consiglio d'Europa, stop all'uso dei "mosquito"

2010/07/07

I dispositivi acustici usati per evitare gli assembramenti, come il cosiddetto “mosquito”, discriminano i giovani, trattandoli come «uccelli o insetti indesiderati»: a dichiararlo è l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, che in una raccomandazione del 25 giugno scorso ha chiesto la messa al bando di questi apparecchi.

I dispositivi come il mosquito, generalmente usati in vie centrali, davanti a negozi o centri commerciali, producono un forte segnale acustico, emesso su frequenze udibili solo da orecchie giovani. L'obiettivo è quello di allontanare i gruppi di ragazzi, evitando assembramenti rumorosi.

La raccomandazione dell'assemblea parlamentare, adottata all'unanimità, si basa su un rapporto redatto dal popolare polacco Piotr Wach. Il rumore prodotto dal dispositivo mosquito, si legge nel rapporto, «è estremamente fastidioso e spesso provoca anche dolore alla maggior parte dei minori, costringendoli ad abbandonare velocemente la zona in cui si manifesta». Molti bambini, specie neonati - continua il documento - «hanno reazioni plateali all'emissione del suono. Spesso piangono o urlano e coprono le loro orecchie. I genitori, non sentendo il rumore, sono sorpresi e non capiscono il perché di queste reazioni».

Secondo l'assemblea – uno dei due organi statutari principali del Consiglio d'Europa, che rappresenta le forze politiche dei parlamenti degli Stati membri e promuove l'estensione della cooperazione europea a tutti gli Stati democratici dell'Europa - l'uso dei dispositivi acustici finalizzati ad allontanare i giovani viola vari diritti umani, come la libertà di riunione e il diritto alla vita privata e si configura, inoltre, come trattamento degradante, proprio perché provoca dolore.

Nella sua recente raccomandazione l'organo statutario del Consiglio d'Europa invita quindi i governi, i parlamenti e le autorità regionali e locali a bandire il dispositivo dai luoghi pubblici e chiede che venga vietata la commercializzazione e la vendita di questi apparecchi per uso privato, o quantomeno che il loro impiego venga segnalato da avvertimenti chiari. Il dispositivo mosquito, si legge nella raccomandazione, «è usato in diversi paesi europei. Fra questi il Regno Unito, dove sono in uso circa 3.500 apparecchi, il Belgio, la Francia, la Germania, l'Irlanda, i Paesi Bassi e la Svizzera». (bg)