Nelle Marche, sul mare, nasce la Città dei bambini

2010/01/21

Una (mini) Città dei bambini che vedrà la luce a giugno. Dal 2004, un comitato di cittadini di San Benedetto del Tronto ha portato avanti con successo la mobilitazione per convertire un'area verde nel centro della città in uno spazio a misura di bambino che ospiti giochi, attività di socializzazione e di crescita responsabile ed equilibrata.

Le ragioni della mobilitazione le spiega, in una lettera ai giornali, il presidente del Comitato Tonino Armata: «La scommessa è questa: puntare sui bambini per riqualificare la nostra città, lavorare con e per loro – scrive - Costruire un progetto, trasformare lo spazio urbano degradato e ostile in un luogo accogliente, perfino piacevole». Continua infatti Armata: «Prendere sul serio i bambini, se gli adulti ne avessero voglia, non è così difficile, perché chiedono cose semplici, ma pur nella loro banalità, sono disattese nella nostra realtà urbana: strade pulite, scuole aperte tutto il giorno, palestre con una fascia oraria gratuita per i bambini; giardini nei quali arrampicarsi sugli alberi, spazi condominiali aperti al gioco e poter andare a scuola senza essere tenuti per mano dalla mamma». Questo chiedono i bambini, «una città che purtroppo non c'è, o meglio, ci potrebbe essere se si trasformassero gli spazi verdi in spazi per i bambini e se si raccogliessero i loro desideri, le loro speranze e la loro idea del mondo, che era anche la nostra, quando eravamo bambini».

Il punto prescelto per iniziare a costruire la Città dei bambini, con la speranza di «estendarla prima o poi a tutta la città» è una parte della pineta-giardino in viale delle Palme, nel centro di San Benedetto, costruita negli ultimi decenni dell'Ottocento e da sempre luogo d’incontro delle bambine e dei bambini sambenedettesi. Diventata un luogo abbandonato e degradato, la pineta è stata “adottata” da residenti della zona e cittadini dei comitati spontanei, che hanno sollecitato l'amministrazione comunale per il recupero e la rinascita di un polmone verde cittadino.

Lo spunto per sottrarre i giardini alla possibile speculazione edilizia e restituirla all'utilizzo da parte dei bambini è venuto da altre esperienze portate a compimento in altri comuni negli ultimi 15 anni: da Fano, la città da cui «è partita la prima esperienza di progettazione partecipata all'architettura urbana», ai progetti di Pesaro, Cremona e altre città per far sì che i bambini possano far sentire la propria voce.

Il progetto in corso di realizzazione, in estrema sintesi, prevede la realizzazione di una pista ciclabile, che attraversa l’area nelle due direzioni, il recupero e la valorizzazione delle fontane esistenti con pesci rossi e piante acquatiche proprio come era una volta; la sistemazione del “verde” esistente; la realizzazione dei percorsi con materiali naturali aggregati, l’inserimento, lungo i percorsi principali, di un sistema di guida tattile, della larghezza di circa 60cm, specifico per non vedenti; la realizzazione di una “biosfera” per volatili destinata ai bambini; la posa di panchine ed arredi al fine di realizzare uno spazio qualificato di sosta ed incrementare e facilitare l’utilizzo dell’area; la realizzazione di un impianto per l’illuminazione dell’area che oltre a segnare i percorsi e le aree di sosta possa anche illuminare alcuni elementi caratterizzanti presenti nel giardino in un gioco scenografico di luci ed ombre, affinché l’area possa essere utilizzata e vissuta in qualsiasi ora della giornata e un anfiteatro da utilizzare per spettacoli e eventi.
Negli ultimi tempi il Comitato ha invitato il Comune a prevedere anche una recinzione e la chiusura nelle ore notturne per prevenire qualsiasi atto vandalico. Dalla fine dello scorso anno, il Comitato Città dei bambini ha una pagina su Facebook. (mf)