Il gioco e l’identità educativa del nido d’infanzia : un percorso di valutazione formativa partecipata nei nidi di Modena

Il volume in oggetto fa parte della collana “La cultura del bambino” diretta da Anna Bondioli, all’interno della quale rientrano quei libri che affrontano temi inerenti la pedagogia dell’infanzia: in questo specifico caso viene preso in esame il gioco. Il gioco è l’attività fondamentale dell’infanzia e per essere definito tale deve innanzi tutto risultare divertente e piacevole: ciò lo rende libero, ossia scelto volontariamente e non frutto di un’imposizione. Si tratta di un’attività che il piccolo svolge spontaneamente e rappresenta per lui una significativa occasione di crescita, per questo motivo occupa una parte rilevante della giornata nei servizi per la prima infanzia. Queste considerazioni sono il frutto di una lunga riflessione che si è sviluppata negli anni, infatti, inizialmente, il gioco era visto come un’attività che non rientrava nell’azione educativa proprio perché, essendo libero e piacevole, si allontanava dal percorso preordinato e orientato a produrre esiti definiti in termini di apprendimento.

Il libro mette a fuoco il legame tra educazione e gioco e lo fa riflettendo sull’attività ludica infantile, pertanto analizza e confronta il punto di vista delle diverse persone che partecipano in questa attività all’interno dei servizi per l’infanzia. Prima di tutto viene preso in esame il gruppo di lavoro degli educatori, successivamente i bambini, poi i loro genitori e infine vengono analizzati anche tutti quegli aspetti che concorrono a delineare la ludicità infantile, come per esempio gli spazi, i materiali e i tempi. Come sottolinea Donatella Savio nell’introduzione, «questa coniugazione tra pedagogia del gioco e valutazione formativa partecipata viene affrontata nel testo sia in termini teorici sia facendo riferimento a un percorso di ricerca-formazione realizzato dai nidi d’infanzia del comune di Modena».

Il testo è formato da otto capitoli. Il primo spiega l’importanza di promuovere il gioco nei servizi educativi per l’infanzia e punta l’attenzione sul fatto che deve esserci una riflessione sulla qualità ludica di ciascuna realtà. Il secondo prende in esame una parte della letteratura sul gioco per chiarirne il senso, i modi e gli strumenti che caratterizzano i processi riflessivi di valutazione formativa partecipata. A tal proposito vengono presentate le strategie della “promozione dall’interno” messe a punto nell’ambito del modello del “valutare-restituire-riflettere-innovare-valutare” dell’équipe pedagogica dell’Università di Pavia, che è stato preso come riferimento per l’esperienza realizzata a Modena. Nel terzo, quarto e quinto capitolo viene elaborato, presentato e analizzato un documento, “lo strumento del buon nido ludico”, che è il frutto del confronto tra i vari educatori sull’idea di nido ludico ideale. Il sesto capitolo, invece, illustra la fase di autovalutazione del percorso, infatti tutti i nidi comunali e gran parte di quelli convenzionati si sono autovalutati con lo strumento sopracitato e hanno elaborato dei profili ludici. Questi ultimi sono risultati utili per due motivi: da una parte hanno rafforzato l’identità educativa rispetto al gioco di ciascun servizio, dall’altra hanno dato il via a un miglioramento progettuale che ha riguardato ogni singolo nido in particolare e la comunità di nidi in generale. Il settimo capitolo descrive l’innovazione migliorativa che è stata raggiunta da tutti i servizi coinvolti e mette in evidenza il ruolo che ha avuto all’interno del percorso il modello della “promozione dall’interno”. L’ottavo capitolo, infine, offre il contributo delle due coordinatrici pedagogiche che hanno partecipato al percorso formativo dandone una lettura dall’interno diversa e ricca di interpretazioni.

 

Savio D., Il gioco e l’identità educativa del nido d’infanzia : un percorso di valutazione formativa partecipata nei nidi di Modena, con un contributo di Maria Ferrari e Fiorella Fiocchetti, Azzano S. Paolo, Junior, 2011.

 

Tutte le segnalazioni di libri sono pubblicate anche nella rivista  Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza