Cooperare per l’infanzia. Una guida per lo sviluppo dei nidi e dei servizi integrativi nel Mezzogiorno

Il volume prende in considerazione la tematica relativa ai servizi per l’infanzia come intrecciata in maniera indissolubile a quella della cooperazione sociale. Se è infatti vero che i servizi per l’infanzia sono nati grazie alla spinta delle donne che, decise a rivendicare sempre maggiori spazi fuori dalle mura domestiche, hanno sentito la necessità di servizi che favorissero la conciliazione dei loro tempi di vita, è altresì vero che la cooperazione sociale ha raccolto questa spinta e l’ha trasformata in una tendenza innovatrice che ha visto il fiorire di una rete di servizi che si sono caratterizzati sempre più per qualità e rispondenza ai bisogni delle madri e dei bambini. In qualche caso la cooperazione sociale si è affiancata all’opera degli enti pubblici, ma in molte altre situazioni essa ha proposto e innovato, anticipando un quadro normativo che poi è intervenuto solo per regolamentare qualcosa che già esisteva di fatto e nei fatti.

Gli autori dei vari capitoli in cui il volume è diviso analizzano la problematica da un punto di vista che è prima di tutto normativo-legislativo, mettendo a confronto vari quadri normativi regionali in materia di servizi per l’infanzia. Particolare attenzione viene posta sulla situazione normativa delle regioni meridionali, considerate a tutti gli effetti regioni “fanalino di coda” nell’ambito del quadro di riferimento nazionale. Il volume presenta dati e cifre, tabelle e grafici, e ha un’impostazione volutamente “tecnico-descrittiva” proprio per consentire al lettore di orientarsi in maniera molto realistica in questo tipo di realtà sociale. Anche la successiva analisi delle cooperative sociali del Mezzogiorno ha finalità descrittive, e offre i risultati di un’indagine compiuta attraverso la somministrazione di un questionario ad un buon numero di cooperative sociali delle regioni del Sud Italia che gestiscono servizi per l’infanzia. Quello che ne esce è un quadro dettagliato di una realtà composita e più ricca di quello che si potrebbe pensare in maniera superficiale. Vengono proposti quadri organizzativi e proposte gestionali concrete di servizi per l’infanzia, con un’accurata analisi dei costi gestionali e con un’ampia gamma di scelte operative possibili per rispondere ai bisogni delle famiglie. Viene anche fatta una proposta concreta per la realizzazione di un piano imprenditoriale che preveda l’apertura di un servizio per l’infanzia, con un’accurata analisi delle voci di spesa e delle entrate, utile a tutti coloro ce già operino nel settore ma che anche vi si vogliano affacciare, soprattutto in una realtà geografica come quella meridionale che non brilla dal punto di vista dei numeri dei posti-servizi. Viene proposto anche un riepilogo dello status-quo relativo alle forme di finanziamento previste nelle varie realtà regionali relativamente all’apertura di servizi per l’infanzia, da cui emerge una notevole differenza che ancora una volta trova in situazione di svantaggio le regioni del meridione.

Infine il volume riporta una cospicua appendice normativa in cui trovano spazio i riferimenti legislativi per i vari tipi di servizio nelle varie realtà regionali. Si tratta di una conclusione coerente con il taglio analitico-descrittivo del volume e che nello stesso tempo conferma quanto esso possa risultare utile per tutti coloro che gravitino intorno al mondo dei servizi per l’infanzia e intorno al mondo della cooperazione sociale finalizzata alla gestione di servizi di varia tipologia.

 

Morabito A., (a cura di), Cooperare per l’infanzia. Una guida per lo sviluppo dei nidi e dei servizi integrativi nel Mezzogiorno, Sant’Arcangelo di Romagna, Maggioli Editore, c. 2011

 

Tutte le segnalazioni di libri sono pubblicate anche nella rivista  Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza