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Storia, finalità e struttura del Th.I.A. [1]

Il contesto

Il Th.I.A. è un thesaurus specilizzato sull'infanzia e l'adolescenza. Prima del Th.I.A. non esisteva in Italia (e forse neanche all'estero) un thesaurus specificatamente dedicato ai minori.  Infatti, è soltanto dopo l’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dei bambini del 1989 che, da un punto di vista sia teorico-concettuale sia politico-istituzionale, l’infanzia e l’adolescenza hanno assunto una rilevanza propria. Con la convenzione del 1989 si afferma un'idea di bambino più reale e concreta, riconoscendolo una persona umana con una propria originalità, potenzialità e peculiarità, un soggetto di diritto capace di partecipare attivamente alla vita sociale. L’infanzia e l’adolescenza acquisiscono così una loro specificità nei diversi campi del sapere divenendo un ambito di analisi, non più legato necessariamente al mondo degli adulti e dei genitori. Hanno contribuito a ciò:

  • la sociologia, attraverso i Childhood studies
  • la psicologia, con le teorie costruttivista e interpretativa che attribuiscono ai bambini un ruolo attivo nel processo di sviluppo, influenzato anche da fattori socio-culturali
  • l’ambito giuridico, grazie all’evoluzione della concezione dei diritti dei minori, che riconosce ai soggetti di minore età di essere non solo destinatari del dovere degli adulti alla loro protezione, ma titolari di diritti specifici, inclusi quelli di partecipazione attiva alle scelte che li coinvolgono.

Inoltre la convenzione ONU del 1989, imponendo agli stati che la adottano l’attuazione di concrete misure politiche da monitorare attraverso specifici strumenti dic onoscenza e informazione, ha contribuito a determinare una maggiore attenzione istituzionale e culturale verso i bambini. Anche in Italia si è assistito ad una crescente attenzione verso la condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, testimoniata da un’intensa produzione di studi e ricerche, che hanno determinato la costituzione di un ambito d’indagine specifico e autonomo, che ha richiesto lo sviluppo di  strutture semantiche proprie e di una terminologia specifica. Presupposti, questi, per la realizzazione di un thesaurus specializzato.

Come nasce

L'esigenza di realizzare un vocabolario strutturato di termini da utilizzare per l'indicizzazione dei documenti nasce negli anni Novanta quando l'Istituto degli Innocenti iniziò ad occuparsi di attività di ricerca, formazione e documentazione riguardanti l'infanzia e l'adolescenza, prima per la Regione Toscana e poi anche per il Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza, istituito con la legge 451 del 1997.

Le prime attività di documentazione che hanno avuto per oggetto il recupero del contenuto dei documenti si basavano su un sistema di indicizzazione postcoordinato e hanno portato all’elaborazione di una lista di termini, pubblicata nel 19991. Ogni descrittore della lista aveva un ambito tematico di riferimento, l'indicazione della fonte da cui era stato tratto, l'eventuale “scope note” contenente la spiegazione del significato e dell’uso del termine, la sua data di introduzione2.

Inoltre, in questi stessi anni, in particolare durante la presidenza del Centro nazionale del prof. Alfredo Carlo Moro, venne elaborata, su sua indicazione, una “griglia tematica” che raccoglieva le le principali aree da “scandagliare” per la raccolta dei dati e delle informazioni sui minori. Questa griglia tematica ha costituito la base per  sviluppo di uno schema di classificazione  basato sui principi e le tecniche biblioteconomiche in modo che potesse essere impiegato, insieme ai descrittori della lista citata,  per il trattamento semantico della documentazione e anche per la sua collocazione fisica (Schema di classificazione infanzia e adolescenza).

Se la lista dei descrittori costituisce il punto di partenza del ThIA a livello terminologico,  lo Schema di classificazione rappresenta il primo tentativo di sistematizzazione delle tematiche riguardanti i bambini e gli adolescenti secondo una struttura basata su principi coerenti e definiti e può essere considerato, quindi, come una prima fase dell'attività di costruzione del Thesaurus.

Infine, un altro aspetto che ha influito sulla costruzione del Thesaurus è stato il passaggio, per l’indicizzazione dei documenti da un sistema di tipo post-coordinato ad uno pre-coordinato, grazie all’impiego della Guida all’indicizzazione per soggetto, realizzata dal GRIS (Gruppo di ricerca per l’indicizzazione per soggetto) dell’Associazione italiana biblioteche3.  Il metodo elaborato dal GRIS prevede, per la costruzione di stringhe di soggetto, oltre al rispetto di precise regole di sintassi, anche  l'uso di un vocabolario di indicizzazione controllato e strutturato, in modo che le relazioni a priori tra i concetti siano esplicite; in altre parole presuppone l’uso di un thesaurus.

Dagli anni Novanta, le attività di documentazione si sono sempre più ampliate e approfondite fino a concretizzarsi  in un sistema documentario sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, articolato, complesso e in grado di gestire in maniera integrata informazioni provenienti da ambiti documentari diversi (articoli, riviste, monografie, letteratura grigia, materiale audiovisivo, norme, statistiche, ecc. ). All'interno di questo sistema il thesaurus, che conta ormai più di 3000 termini preferiti ed è in continuo aggiornamento, funziona da collante fra i diversi ambiti documentari, che appunto sono consultabili simultaneamente attraverso i suoi termini.

Principali caratteristiche

Il Th.I.A., allestito impiegando come riferimento principale lo standard ISO 2788 per la costruzione e lo sviluppo di thesauri monolingue4, è stato costruito partendo, come già accennato, dalla lista dei termini usati per l’indicizzazione dei documenti presenti nelle diverse banche dati del Centro nazionale (giuridica, statistica, filmografica e dei progetti) e nel catalogo bibliografico condiviso tra Centro nazionale, Centro regionale e Istituto, seguendo quindi il metodo induttivo, dal basso in alto. Nella versione a stampa del 2007 si compone di 2953 termini preferiti; il suo aggiornamento è continuo grazie all'attività di catalogazione delle nuove acquisizioni del Catalogo unico.

Il thesaurus viene gestito attraverso il software Lexicon, checonsente oltre alla visualizzazione dell’intera struttura gerarchica e la navigazione delle relazioni, anche l'interfacciamento con il catalogo on line e la navigazione fra i termini di thesaurus, le stringhe di soggetto e i documenti ad esse collegati.

Le principali caratteristiche del Th.I.A. sono:

  • la metodologia di costruzione secondo il criterio misto (strutturazione sia per ambiti tematici sia per faccette) – criterio ammesso dalla norma ISO 2788,9.3.2.
  • la poligerchia, possibilità data ad alcuni termini di avere legami con più di un termine sovraordinato.

Il vocabolario si articola pertanto su 2 livelli:

  1. il primo livello composto da 7 ambiti tematici (Cultura, Educazione, Infanzia e adolescenza, Istituzioni, Processi psicologici, Salute, Società)
  2. il secondo basato sul sistema a faccette, per determinare la struttura classificatoria dei singoli termini.

La scelta di strutturare la terminologia in base ad aree tematiche ha consentito di ricomporre i diversi argomenti riguardanti l’infanzia e l’adolescenza all'interno di un ambito specifico, multidisciplinare, contenente i concetti chiave relativi, in modo da creare una rete di relazioni specifica e coestesa, aggregando logicamente i termini significativi di questo nuovo campo concettuale. Una simile organizzazione ha reso necessario l’impiego della poligerachia: accanto all’ambito principale infanzia e adolescenza, trasversale e aggregante delle diverse tematiche, sono state create anche strutture più specifiche rispetto all'oggetto del vocabolario, nei quali i termini afferenti all’infanzia e adolescenza hanno trovato collocazione nelle gerarchie proprie della struttura classificatoria di ciascun ambito (esempio 1). La poligerarchia interessa in prevalenza l’ambito Infanzia e adolescenza, ma ovviamente può riguardare anche ambiti diversi.

 

Esempio 1

Nel Th.I.A. il termine Tribunale per i minorenni trova collocazione in:

Infanzia e adolescenza [ambito tematico]

* [Organi giudiziari minorili]

* * Tribunale per i minorenni

e in

Istituzioni [ambito tematico]

* Tribunali

* * Tribunale per i minorenni

 

Per la costruzione delle strutture del Th.I.A. all’interno degli ambiti tematici si è fatto uso dell'analisi categoriale dei termini che ha consentito, per ciascun termine, di individuare la categoria fondamentale di appartenenza (es.: azioni, agenti, cose ecc.) e all’interno di essa le caratteristiche di divisione, cioè le faccette (esempi 2 e 3).

 

Esempio 2

Le categorie fondamentali e le faccette:

macrocategoria Agenti   →  Faccette: Organismi, Organizzazioni, Persone e gruppi

macrocategoria Azioni   →  Faccette:  Attività, Avvenimenti, Discipline, Processi

macrocategoria Cose  →   Faccette:  Oggetti, Strumenti, Credenze e sistemi ideologici, Sostanze, Spazio

 

Esempio 3

Le faccette dell'ambito tematico Società:

  • Attività sociali
  • Avvenimenti
  • Oggetti
  • Organizzazioni sociali
  • Persone e gruppi
  • .................................

Per ogni faccetta, in particolare per quelle più numerose, sono state quindi operate ulteriori suddivisioni in sottofaccette, per consentire la creazione di raggruppamenti ancora più omogenei e di immediata intellegibilità. Le faccette e le sottofaccette sono indicate da termini che possono essere usati per l’indicizzazione oppure da etichette di nodo, cioè da termini racchiusi tra parentesi quadre da non usare per l’indicizzazione, ma solo per raggruppare (esempio 4).

 

Esempio 4

Madri

     NT [Madri in base alla condizione lavorativa]

           NT Madri lavoratrici

     NT [Madri in base alle condizioni di salute]

           NT Madri tossicodipendenti

           NT Partorienti

     NT [Madri in base alle condizioni giuridiche]

           NT Madri adottive

           NT Madri affidatarie

           NT [Madri in base alle condizioni penali]

              NT Madri detenute

      NT [Madri in base alle condizioni sociali]

           NT Madri acquisite

 

L'individazione delle macrocategorie generali è stata fondamentale non solo per la costruzione e la verifica della correttezza delle gerarchie, ma anche nel lavoro di controllo terminologico. I termini accolti nel vocabolario infatti sono stati sottoposti ad un’analisi rigorosa anche al fine di ottenere l’omogeneità e l’univocità del linguaggio dal punto di vista formale e semantico, in modo che ogni termine esprima sempre uno ed un solo concetto e un concetto sia sempre espresso da uno ed un solo termine, eliminando le ambiguità del linguaggio naturale, caratterizzato da ridondanze, polisemie, omonimie e omografie (controllo morfologico e univocità semantica)5. Per la scelta dei termini, che nel linguaggio naturale possono avere appunto più di un significato, è stato infine applicato anche il principio della definizione tipica, cioè quella che ne esprime il significato di base e che si avvicina normalmente a quella data in un dizionario, determinandone pertanto la collocazione unica nella struttura del vocabolario6. Il controllo del significato dei termini ha portato ai seguenti risultati:

  • riduzione del loro contenuto semantico ad un solo significato;
  • individuazione di termini di significato equivalente (gruppi di equivalenza), con conseguente riduzione della grandezza del vocabolario;
  • categorizzazione e strutturazione dei termini nelle diverse gerarchie.

Infine per la formalizzazione delle relazioni semantiche è stato utilizzato il modello a tre relazioni che comprende: la relazione sinonimica (o di equivalenza), le relazioni gerarchiche e Ia relazione associativa. Ognuna di queste relazioni è considerata reciproca e ciò è indicato da un sistema di simboli usato per rappresentare le relazioni del Thesaurus. Tali relazioni costruiscono in tal modo una rete tra i termini del vocabolario che permette di visualizzare per ogni termine l’insieme di tutti i termini collegati, di navigare tra questi ed infine di accedere al vocabolario da un termine non preferito ad uno preferito.

Sono state inoltre previste delle note per quei termini la cui struttura gerarchica non è stata considerata sufficiente a precisarne con chiarezza e senza ambiguità il significato. In questi casi i termini sono stati corredati di note definitorie e di ambito, nel rispetto delle norme previste secondo quanto previsto dallo standard ISO 2788.




[1]    Istituto degli Innocenti, Bollettino infanzia, adolescenza, famiglia: lista controllata dei descrittori e dei non descrittor,  Firenze: Edizioni Regione Toscana, 1998. 

[2]    Le aree tematiche allora individuate furono: Apprendimento e sviluppo; Educazione e istruzione; Società, legislazione e servizi sociali; Condizioni fisiche, salute e sicurezza; Cultura e scienza sociali; Scienze politiche ed economiche; Informazione e comunicazione; Scienze; Ricerca.

[3]    Associazione italiana biblioteche, GRIS-Gruppo di ricerca sull’indicizzazione per soggetto. Guida all’indicizzazione per soggetto. Roma: AIB, 1996.

[4]    Cf. ISO 2788; ANSI/NISO Z39.19; BS 8723. In previsione di una realizzazione della versione multilingue del ThIA è iniziata la traduzione di alcuni termini in francese e in inglese sulla base della norma ISO 5964. Dal 2008 entrambe le norme ISO 2788 e ISO 5964 sono state riviste, ampliate e inserite nella norma ISO 25964,in due parti.

[5]    Nello svolgimento di questo  lavoro si è fatto riferimento costante ai principi e ai criteri del citato standard ISO 2788-1986 e a quanto indicato nella Guida all'indicizzazione per soggetto del GRIS relativamente all’interazione tra la parte sintattica e semantica del linguaggio di indicizzazione e le sue implicazioni sulla costruzione del vocabolario. Cfr. anche: IFLA: Principles underlying subject  heading languages (SHLs), eds. M.I. Lopes, J. Beall. Munchen: Saur, 1999; Cfr. E. Franchini, Nuove prospettive nell’evoluzione dei thesauri: interoperabilità, integrazione, standard ,tesi di master di secondo livello archivistica, biblioteconomia, codicologia, Università degli studi di Firenze, Facoltà di lettere e filosofia, anno accademico 2004-2005, p. 16-18, Disponibile all’indirizzo URL:  <http://eprints.rclis.org/archive/00004560/01/Tesi_Franchini.pdf [2]>  

[6]    Cfr. Biblioteca nazionale centrale di Firenze, Nuovo soggettario: guida al sistema italiano diindicizzazione per soggetto: prototipo del Thesaurus. Milano: Editrice bibliografica, 2006, p. 51

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