Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili 2025 [1]

Il 6 febbraio ricorre la Giornata mondiale della tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili [5] (Mgf), un’occasione importante per diffondere una maggiore consapevolezza su questa pratica lesiva dei diritti umani che colpisce milioni di bambine, ragazze e donne, in tutto il mondo, con conseguenze gravissime sulla loro salute fisica e psichica. Tema dell’edizione 2025 della Giornata, istituita dall’Onu, Accelerare il passo: rafforzare le alleanze e costruire movimenti per porre fine alle mutilazioni genitali femminili.
«Sebbene sia concentrato soprattutto in 30 paesi in Africa e Medio Oriente – si legge nel sito delle Nazioni Unite -, il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili è un problema universale, diffuso anche in alcuni paesi in Asia e America Latina. Le mutilazioni genitali femminili continuano a essere presenti fra le popolazioni immigrate che vivono in Europa occidentale, America del Nord, Australia e Nuova Zelanda. Negli ultimi 25 anni, la diffusione delle Mgf è diminuita a livello globale. Al giorno d’oggi, le probabilità che una ragazza subisca Mgf sono diminuite di un terzo rispetto a 30 anni fa. Nonostante questi dati rappresentino un risultato positivo, le attuali crisi umanitarie come epidemie, cambiamenti climatici e conflitti armati potrebbero causare un rallentamento verso il raggiungimento della parità di genere e l’eliminazione delle Mgf entro il 2030».
Per sensibilizzare sul tema istituzioni, associazioni e altre realtà organizzano varie iniziative, fra cui incontri, seminari e giornate di formazione. Eccone alcune.
SPEAK up. Voce alle giovani generazioni per la prevenzione delle MGF è l’incontro del progetto Y-Act (Youth in Action) che si svolgerà il 6 febbraio a Bruxelles (Parlamento europeo). Protagonisti dell’evento, i giovani della rete Youth in Action, che racconteranno l’attivismo e l’impegno messi in moto grazie a Y-Act e presenteranno il Manifesto delle comunità per l’abbandono delle MGF. Il progetto - realizzato da Amref Italia insieme ad altri partner e cofinanziato dall’Unione europea con l’obiettivo di prevenire e combattere le mutilazioni genitali femminili in Italia - ha previsto, fra l’altro, anche l’elaborazione di un vodcast, intitolato Intere. Una rivoluzione senza cicatrici, che esplora il legame tra Italia e Africa, l’importanza dell’educazione, il ruolo cruciale di uomini e donne nella lotta per i diritti umani e molti altri temi. Si possono consultare le informazioni sull’incontro e su Y-Act [6] sul sito di Amref Italia.
Sempre il 6 febbraio, a Milano, si terrà il V Summit itinerante. Giornata mondiale della tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili: prevenire, curare, ricostruire. Istituzioni, associazioni, sanità. Insieme per cambiare, incontro organizzato dalla Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica in collaborazione con ActionAid. Interverranno, fra gli altri, medici e rappresentanti di istituzioni e organizzazioni. Si può leggere il programma completo [7] sul sito di ActionAid.
L’evento organizzato dall’Istituto superiore di sanità, intitolato Contrastare le mutilazioni genitali femminili: consapevolezza e azione, si è svolto il 4 febbraio scorso, a Roma. Sul sito dell’ente si può consultare l’approfondimento pubblicato in occasione della ricorrenza [8].
Anche la onlus Nosotras si è mobilitata per diffondere una maggiore consapevolezza sull’argomento, promuovendo la giornata di formazione MGF: le vittime, la protezione legale e sociale, che si è tenuta il 3 febbraio, a Firenze. Il programma [9] è riportato sul sito dell’associazione.
Per approfondire il tema della Giornata dal punto di vista giuridico proponiamo l’inquadramento normativo [10] realizzato dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza.
Altri materiali e notizie si trovano su questo sito alla tematica Mutilazioni genitali femminili [11], raggiungibile dal menù di navigazione “Temi”.