Educazione e intelligenza artificiale, online documento Unesco [1]

L’intelligenza artificiale (IA) apre sicuramente nuovi orizzonti per l’educazione ma è necessario agire con urgenza per integrare queste nuove tecnologie secondo un modello umano determinato e regolamentato, non lasciato al caso e senza linee guida. Lo ribadisce l’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) nel recente documento Generative AI and the future of education (Intelligenza Artificiale generativa e il futuro dell’educazione), elaborato dalla vicedirettrice generale con delega per l’educazione Stefania Giannini e dedicato alle nuove sfide ai processi di insegnamento e apprendimento poste dai chatbot di IA e dal loro uso in scuole e istituzioni accademiche.
L’allarme lanciato dall’Unesco nel documento segue i risultati di un sondaggio realizzato lo scorso maggio in vari Paesi del mondo, secondo i quali solo il 10% delle 450 scuole e università coinvolte ha applicato delle guide sull’uso dell’intelligenza artificiale nell’istruzione. «Non si può quindi delegare ai creatori e agli sviluppatori dell’IA – si spiega nella presentazione del testo - di regolare autonomamente i propri prodotti. L’Unesco raccomanda quindi che i Ministri dell’Educazione di tutto il mondo regolino l’uso degli strumenti di IA a scuola anche in accordo con le altre autorità regolatorie nel settore della tecnologia».
Secondo quanto evidenziato dal documento (disponibile online sul sito dell’organizzazione, nella pagina dedicata [6]), l’istruzione deve rimanere «un atto umano che si sostanzia nelle relazioni e interazioni sociali».
L’Unesco sta elaborando delle linee guida sull’uso dell’intelligenza artificiale nell’educazione che saranno presentate durante la Digital Learning Week dell’organizzazione, che si svolgerà dal 4 al 7 settembre a Parigi.
Altri materiali e notizie si trovano su questo sito alle tematiche Educazione e istruzione [7] e Internet e nuove tecnologie [8], raggiungibili dal menù di navigazione “Temi”.