Inclusione scolastica degli alunni disabili, rapporto Istat

Nell’anno scolastico 2019/2020 gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane sono quasi 300 mila (pari al 3,5% degli iscritti): oltre 13 mila in più rispetto all’anno precedente, con un incremento percentuale, ormai costante negli anni, del 6%. Lo evidenzia il nuovo rapporto dell’Istat L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Anno scolastico 2019/2020.

Dall’indagine emerge che l’attivazione della didattica a distanza, resa obbligatoria a partire dal 9 aprile 2020 per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, ha rappresentato un ostacolo al proseguimento dei percorsi di inclusione intrapresi dai docenti, riducendo sensibilmente la partecipazione degli alunni con disabilità: tra aprile e giugno 2020 oltre il 23% di questi studenti (circa 70 mila) non ha preso parte alle lezioni, quota che cresce nelle regioni del Mezzogiorno, dove si attesta al 29%.

Tra i motivi più frequenti che hanno reso difficile la partecipazione degli alunni con disabilità alla didattica a distanza ci sono la gravità della patologia (27%), la mancanza di collaborazione dei familiari (20%) e il disagio socioeconomico (17%). Per una quota meno consistente ma non trascurabile di ragazzi il motivo dell’esclusione è dovuto alla difficoltà nell’adattare il Piano educativo per l’inclusione (PEI) alla didattica a distanza (6%), alla mancanza di strumenti tecnologici (6%) e, per una parte residuale, alla mancanza di ausili didattici specifici (3%).

In crescita anche il numero di insegnanti per il sostegno, con un rapporto alunno-insegnante migliore delle previsioni di legge; il 37%, tuttavia, non ha una formazione specifica.

Altri dati rivelano che nell’anno scolastico 2019/2020 sono ancora troppe le barriere fisiche presenti nelle scuole italiane: solo una scuola su tre risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria. La situazione appare migliore nel Nord del Paese dove si registrano valori superiori alla media nazionale (36% di scuole a norma), mentre peggiora, raggiungendo i livelli più bassi, nel Mezzogiorno (27%). La regione più virtuosa è la Valle d’Aosta, con il 63% di scuole accessibili; la Campania, invece, si distingue per la più bassa presenza di scuole prive di barriere fisiche (21%).