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Maternità in Italia, rapporto Le Equilibriste 2025 [1]

16/05/2025 Tipo di risorsa:
Rapporti e relazioni [2]
Temi:
Sostegno alla maternità [3]
Conciliazione vita familiare-lavoro [4]
Titoli:
Le notizie [5]
copertina del rapporto Le Equilibriste: la maternità in Italia 2025

In Italia le madri sono sempre più sole e penalizzate, soprattutto se single. Il nuovo rapporto di Save the Children Le Equilibriste: la maternità in Italia 2025 traccia un quadro delle numerose sfide che le donne devono affrontare nel nostro Paese quando decidono di avere dei figli da cui emergono, ancora una volta, gravi disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro, lo sbilanciamento tra carichi di cura e vita professionale, oltre all’insufficienza o all’assenza di servizi per la prima infanzia.

Secondo i dati del rapporto, nel nostro Paese più di una donna su quattro (il 26,6%) è a rischio di lavoro a basso reddito, mentre la stessa condizione interessa un uomo su sei, cioè il 16,8%. Su 146 Paesi nel mondo, inoltre, l’Italia occupa il 96esimo posto per partecipazione femminile al mondo del lavoro.

Mentre gli uomini con figli sono più presenti nel mercato del lavoro rispetto agli uomini senza figli, per le donne avere figli è associato a una minore occupazione lavorativa: il 77,8% degli uomini senza figli è occupato, percentuale che sale al 91,5% tra i padri (92,1% per chi ha un figlio minorenne e 91,8% per chi ne ha due o più); per le donne la situazione è molto diversa, poiché lavora il 68,9% tra quelle senza figli, ma la quota scende al 62,3% tra le madri (65,6% per chi ha un figlio minorenne e 60,1% con due o più).

Il 20% delle donne smette di lavorare dopo essere diventata madre, spesso a causa dell’assenza di servizi per la prima infanzia e della mancanza di condivisione dei compiti di cura nelle famiglie, che rendono inconciliabile lavoro e vita familiare.

Anche i dati sulle dimissioni volontarie dei genitori con figli di età compresa tra zero e 3 anni indicano disparità di genere nel mondo del lavoro: sono principalmente le madri a dimettersi, al primo figlio ed entro il suo primo anno di vita; il 72,8% di tutte le 61.391 convalide da parte di neogenitori di bambini tra zero e 3 anni è riferito a donne e nel 96,8% dei casi si tratta di dimissioni volontarie. Tra le motivazioni più frequenti c’è la difficoltà di conciliazione della vita familiare con quella lavorativa per ragioni legate ai servizi, all’organizzazione del lavoro o a scelte del datore di lavoro.

Altri dati evidenziano forti disparità territoriali e sociali. Al Nord il tasso di occupazione maschile è dell’87% per gli uomini senza figli e 96,3% per quelli con almeno un figlio minorenne, mentre per le donne si attesta all’80,2% per le donne senza figli, e al 74,2% per quelle con almeno un figlio under 18. Anche nelle regioni del Centro emerge uno svantaggio femminile nei tassi di occupazione: per le donne senza figli è del 74,3% e per quelle con figli minorenni è del 69,2%. Nel Mezzogiorno la partecipazione delle donne al mercato del lavoro è molto più bassa e presenta comunque una differenza tra le donne senza figli (49,4%) e quelle con almeno un figlio minorenne (44,3%), in linea con quelle del Centro e del Nord.

Come ogni anno la pubblicazione include anche l’Indice delle Madri, elaborato dall’Istat per Save the Children, che identifica le regioni che si impegnano, di più o di meno, a sostenere la maternità in Italia. Al primo posto tra le regioni più “amiche delle mamme” c’è sempre la Provincia Autonoma di Bolzano, seguita da Emilia-Romagna e Toscana. L’Umbria, che nella scorsa edizione occupava la nona posizione, quest’anno si attesta al quarto posto. Nonostante la situazione italiana sia migliorata rispetto all’anno precedente, le regioni del Mezzogiorno continuano a posizionarsi tutte al di sotto del valore di riferimento italiano: fanalino di coda risulta la Basilicata, preceduta in fondo alla classifica da Campania, Puglia e Calabria.

Si può consultare la pubblicazione [6] sul sito di Save the Children.

Altri materiali e notizie si trovano su questo sito alle tematiche Sostegno alla maternità [7] e Conciliazione vita familiare-lavoro [8], raggiungibili dal menù di navigazione “Temi”.

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