Enna: Centro minori da beni sequestrati a mafia [1]
La città siciliana, dal 29 aprile, potrà contare su un Centro per la tutela dei minori e un Centro per l'affido. Si tratta di un appartamento che il Prefetto di Enna [2] ha formalmente consegnato al Sindaco [3] e che assume un significato particolarmente importante perché è parte dei beni sequestrati alla criminalità organizzata.
Era il 2002 quando la Direzione beni sequestrati e confiscati dell’Agenzia del Demanio dispose che i locali sequestrati alla mafia potevano diventare “patrimonio indisponibile del Comune di Enna [4] per finalità sociali”.
«Abbiamo trovato l'appartamento completamente distrutto – spiega Sigfrido Fadda, responsabile delle Politiche sociali alla persona del Comune di Enna – non esistevano più i bagni, le porte erano state divelte e le fineste distrutte. Oggi il Centro, il primo della provincia, serve 20 Comuni per un totale di 185 mila abitanti di cui 30 mila della città di Enna».
La nuova struttura lavora con il Tribunale dei minori, Asl, Consultori familiari, associazioni di volontariato e Camera minorile, associazione degli avvocati che si occupa di minori. L'appartamento, arredato con ambienti a misura di bambino, comprende una sala per le audizioni protette con specchi unidirezionali, gli uffici nei quali gli operatori possono incontrare le famiglie affidatarie e una sala riunioni di 45 posti.
Il Centro si occuperà anche di promuovere le attività di studio e di ricerca, di coordinamento degli interventi di sostegno in materia di disagio di bambini e adolescenti e tratterà di maltrattamento e abuso e di affidamento familiare. Promuoverà anche la formazione specifica per operatori scolastici della scuola dell'infanzia e della scuola dell'obbligo e vuole portare avanti interventi rivolti ai genitori e agli operatori. (sp)
