Condizione dell’infanzia nel mondo, rapporto Save the Children [1]

In totale nel mondo sono 690 milioni i minorenni a cui è stata negata l’infanzia: bambini che muoiono troppo presto a causa di malattie facilmente curabili e prevenibili, non hanno cibo adeguato per vincere la malnutrizione, non possono andare a scuola e sono costretti a lavorare o a sposarsi precocemente. Il nuovo rapporto di Save the Children Changing lives in our lifetime [5] scatta una fotografia della condizione degli under 18 da cui emerge che c’è ancora molta strada da fare per tutelare i diritti dell’infanzia, nonostante i progressi compiuti negli ultimi venti anni.
Secondo i dati del rapporto, la Repubblica Centrafricana è il Paese al mondo dove le condizioni di vita per i minorenni sono le peggiori, mentre il primato dei Paesi più a misura di bambino spetta a Singapore, seguito da Svezia e Finlandia; l’Italia è all’ottavo posto in graduatoria.
Il rapporto evidenzia, fra l’altro, il peggioramento delle condizioni dei bambini coinvolti nelle aree di conflitto: oggi, nel mondo, sono circa 31 milioni i minorenni che sono stati costretti a fuggire dalle proprie case nel tentativo di mettere in salvo la propria vita, e solo nel 2016 sono stati uccisi 53.000 bambini in seguito alle violenze, di cui il 64% in Medio Oriente e Nord Africa.
Altri dati rivelano che circa un bambino su 4 sotto i 5 anni, nel mondo, è colpito da malnutrizione, uno su 6 è tagliato fuori dalla scuola primaria e secondaria, e 152 milioni di under 18 sono coinvolti nella piaga del lavoro minorile.
Il rapporto mette in luce anche i progressi compiuti negli ultimi venti anni per tutelare i diritti dell’infanzia: il numero di bambini colpiti dalla malnutrizione è sceso di 49 milioni; si contano 4,4 milioni di morti infantili all’anno in meno, 115 milioni di bambini in meno tagliati fuori dall’educazione e 94 milioni in meno coinvolti in varie forme di lavoro minorile. Il numero di spose bambine, inoltre, si è ridotto di 10 milioni e quello delle gravidanze precoci di 3 milioni.