“Stop alla guerra sui bambini”, rapporto Save the Children [1]
I bambini che vivono in aree di conflitto, nel mondo, sono 420 milioni, un numero in crescita di 30 milioni rispetto al 2016, che è raddoppiato dalla fine della Guerra Fredda a oggi. È quanto emerge dal rapporto di Save the Children Stop alla guerra sui bambini [5], una fotografia della situazione dei minori che vivono nei Paesi in guerra che denuncia il deterioramento delle condizioni di vita dei più piccoli nelle tante aree di conflitto.
Secondo i dati del rapporto, nel 2017 oltre 10mila bambini sono rimasti uccisi o mutilati a causa di bombardamenti, mentre si stima che almeno 100mila neonati perdano la vita ogni anno per cause dirette e indirette delle guerre, come malattie e malnutrizione.
In termini assoluti l’Asia è il luogo dove vivono più minorenni in aree di conflitto: 195 milioni, un dato che scende a 152 milioni in Africa. In termini percentuali, invece, è il Medio Oriente a detenere il triste primato, con circa il 40% dei bambini che vivono in zone di guerre, pari a 35 milioni.
Altri dati rivelano che circa 4,5 milioni di minorenni hanno rischiato di morire per fame nel 2018 nei dieci Paesi peggiori in conflitto: Afghanistan, Yemen, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Siria, Iraq, Mali, Nigeria e Somalia. Questi sono i Paesi in cui i bambini sono stati i più colpiti dai conflitti nel 2017.