Madri sole con figli minori: i dati Istat [1]

Aumentano, nel nostro Paese, i nuclei familiari monogenitore in cui è presente almeno un figlio minore e, in particolare, le madri sole con figli under 18. Lo rivela il report dell’Istat Madri sole con figli minori [5], una fotografia del fenomeno che prende in considerazione vari aspetti, come la condizione economica dei genitori soli e il tempo dedicato al lavoro fuori casa.
Secondo le stime dell’Istat, in Italia, nel biennio 2015-2016, i nuclei familiari monogenitore in cui è presente almeno un figlio minore sono un milione e 34 mila, il 15,8% del totale dei nuclei con figli minori; nel 1983 erano 468 mila (il 5,5% del totale).
Le madri sole (893 mila) rappresentano l’86,4% dei nuclei monogenitore (402 mila nel 1983), mentre i padri soli sono 141 mila nel 2015-2016 e 66 mila nel 1983.
Negli ultimi 20 anni le madri sole sono cambiate: rispetto al 1995-1996 sono più grandi di età, più istruite e più frequentemente nubili. Tra il 1995-1996 e il 2016 diminuiscono le madri con meno di 35 anni (dal 31,5% al 20,3%), anche per la crescita dell’età al parto e aumentano quelle di 45-54 anni (dal 20,9% al 31,8%). Il peso maggiore continuano ad averlo le madri di 35-44 anni (45,3%). Le madri sole separate o divorziate sono il 57,6%, quelle nubili il 34,6% e quelle vedove il 7,9%. Le laureate o diplomate, infine, sono il 63,3% e quelle occupate il 63,8%. Il 24,4% è inattiva e l’11,8% è disoccupata.
Secondo i dati forniti dal report, i livelli di povertà assoluta e di esclusione sociale delle madri sole sono particolarmente elevati: quelle in povertà assoluta sono l’11,8% del totale e quelle a rischio di povertà o esclusione sociale sono il 42,1% (nel Mezzogiorno arrivano al 58%). Più della metà non può sostenere una spesa imprevista di 800 euro e neanche una settimana di vacanza. Quasi una su 5 è in ritardo nel pagamento delle bollette, dell’affitto e del mutuo e non può riscaldare adeguatamente l’abitazione.